Assegno unico 2023, importi ridotti a giugno: perché e come controllare
A giugno, alcuni beneficiari dell’Assegno Unico potrebbero ricevere importi inferiori a causa del conguaglio INPS, mentre altri vedranno arretrati aggiunti alla mensilità. È possibile contattare l’INPS per chiarimenti tramite il servizio “INPS Risponde” online o chiamando il Contact center.
A giugno, i beneficiari dell’Assegno Unico potrebbero trovarsi di fronte a una sorpresa spiacevole, poiché gli importi accreditati potrebbero essere inferiori rispetto alle aspettative. Questa situazione è il risultato dell’elaborazione dei conguagli da parte dell’INPS, che mira a correggere eventuali somme mancanti o in eccesso calcolate a partire da marzo 2022.
Il conguaglio coinvolge tutti i beneficiari
Il conguaglio riguarda sia coloro che ricevono l’Assegno Unico su richiesta che i beneficiari del Reddito di cittadinanza che ricevono il sostegno tramite la carta del Rdc. L’INPS ha chiarito che saranno poche le persone che vedranno una riduzione dell’importo dell’Assegno Unico, mentre molti più beneficiari riceveranno arretrati a seguito del conguaglio.
Le modifiche alla normativa dell’Assegno Unico
Le differenze negli importi a giugno 2023 e la necessità del conguaglio derivano dalle frequenti modifiche apportate dal governo alla normativa dell’Assegno Unico, in particolare riguardo alle maggiorazioni. Ciò ha causato situazioni in cui molti beneficiari hanno ricevuto importi diversi da quelli effettivamente dovuti, a causa di errori nell’applicazione o dell’omissione delle maggiorazioni.
Arretrati per i beneficiari dell’Assegno Unico
I beneficiari dell’Assegno Unico che hanno diritto ad arretrati vedranno semplicemente tali importi aggiunti alla mensilità di giugno. Tuttavia, coloro che hanno ricevuto più denaro del dovuto dall’INPS dovranno restituire le somme indebitamente percepite.
La modalità di rimborso dipenderà dall’importo in eccesso: se non supera l’1/5 dell’importo totale dell’Assegno Unico mensile, verrà detratto interamente dalla ricarica di giugno, altrimenti verrà sottratto a rate.
Possibili ritardi nell’erogazione dell’Assegno Unico
È importante notare che il processo di conguaglio ha causato significativi ritardi nell’erogazione dell’Assegno Unico di maggio, e tali rallentamenti potrebbero ripetersi anche a giugno. I beneficiari sono invitati a tenere presente questa eventualità e ad essere pazienti nel ricevere i pagamenti corretti.
Contattare l’INPS per chiarimenti
I beneficiari dell’Assegno Unico che desiderano chiarire eventuali dubbi o ricevere informazioni aggiuntive possono mettersi direttamente in contatto con l’INPS. Attraverso il servizio “INPS Risponde” disponibile sul portale, è possibile inviare una segnalazione online e richiedere chiarimenti sugli importi dell’Assegno Unico. In alternativa, è possibile contattare il Contact center dell’INPS utilizzando il numero verde 803 164 o il numero di rete fissa 06 164 164.