Assegno unico 2023: la guida aggiornata

Luca Paolucci
  • Laurea in Economia e Management
  • Laureato in Management Internazionale
26/03/2023

L’Assegno unico è il sostegno economico universale rivolto alle famiglie italiane con figli fino ai 18 anni e, in alcuni casi, anche oltre il compimento della maggiore età. Vediamo insieme quali sono i requisiti di accesso al sussidio e come funziona la procedura di richiesta.

Tiny family at grocery bag with healthy food

L’’Assegno unico rappresenta il sostegno economico universale riconosciuto per ogni figlio minorenne a carico e, in casi particolari, fino al compimento dei 21 anni.

Vediamo nel seguente articolo quando spetta il sussidio e come richiederlo.

Assegno unico 2023: a chi spetta?

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L’Assegno unico viene riconosciuto ai nuclei familiari con uno o più figli a carico e un ISEE non superiore a 40 mila euro, con l’importo che cresce gradualmente a partire dalla somma massima erogata alle famiglie con ISEE inferiore a 15 mila euro.

Gli importi aggiornati

A partire dal 1° gennaio 2023, sono stati aggiornati gli importi riconosciuti ai nuclei familiari.

Per ogni figlio minorenne, e per ciascun figlio con disabilità a carico senza limiti di età, è previsto un importo minimo pari a 175 euro mensili, che spetta in misura piena per un ISEE pari o inferiori a 15.000 euro. Il valore si riduce poi gradualmente al crescere dell’ISEE, fino a raggiungere i 50 euro concessi per ISEE pari o superiori a 40.000 euro.

Pciascun figlio di età inferiore ad un anno, gli importi appena visti sono incrementati del 50%. L’incremento è riconosciuto anche per i nuclei con tre o più figli e per quelli con figli di età compresa tra uno e tre anni, in presenza di livelli ISEE fino a 40.000 euro.

Per ciascun figlio maggiorenne, fino al compimento del ventunesimo anno di età, è garantito un importo pari a 85 euro mensili, in misura piena per ISEE pari o inferiori a 15.000 euro. Anche in questo caso l’importo si riduce fino a raggiungere i 25 euro in corrispondenza ISEE pari o superiori a 40.000 euro.

Le maggiorazioni

Inoltre, vengono riconosciure maggiorazioni in caso di:

  • figli successivi al secondo;
  • figli con disabilità;
  • madri di età inferiore a 21 anni;
  • genitori entrambi titolari di reddito da lavoro;
  • nuclei con quattro o più figli, pari a 100 euro mensili per nucleo;
  • nuclei familiari con ISEE non superiore a 25 mila euro, per le annualità 2022, 2023 e 2024.

Assegno unico 2023: come richiederlo

Assegno unico 2023: la guida aggiornata

La domanda per l’Assegno unico va inoltrata online sul sito dell’INPS, previa autenticazione tramite SPID, CIE o CNS:

  • da uno dei genitori esercente la responsabilità genitoriale, a prescindere dalla convivenza con il figlio;
  • dal figlio maggiorenne per sé stesso;
  • dall’affidatario, ovvero da un tutore nell’interesse esclusivo del tutelato.