Assegno unico 2023 maggiorazione: spetta anche ai genitori vedovi?
L’Inps ha fatto sapere che la maggiorazione di 30 euro sull’assegno unico spetta anche in caso di nuclei familiari con genitore vedovo. Vediamo insieme cosa ha detto a tal proposito l’Istituto.
Con il messaggio n. 724 del 17 febbraio 2023, l’INPS ha fornito chiarimenti circa la maggiorazione dell’importo dell’assegno unico in caso di genitori rimasti vedovi nel periodo di fruizione dell’agevolazione.
Nello specifico, l’Istituto ha fatto sapere che la maggiorazione spetta anche ai nuclei familiari con genitori vedovi nell’annualità in cui si è verificata la morte del genitore lavoratore.
Vediamo insieme nel dettaglio.
Assegno unico, maggiorazione anche per i genitori vedovi
L’INPS ha fornito chiarimenti sull’assegno unico tramite il messaggio n. 724 del 17 febbraio 2023. In particolare, le informazioni fornite dall’Istituto riguardano la maggiorazione prevista dall’articolo 4, comma 8, del decreto legislativo numero 230 del 29 dicembre 2021, per il secondo percettore di reddito.
Quando spetta la maggiorazione di 30 euro
Secondo la norma di riferimento, spetta una maggiorazione di 30 euro mensili per ciascun figlio minore nel caso in cui entrambi i genitori siano titolari di reddito da lavoro. Nel caso in cui l’ISEE sia superiore a 15mila euro, l’importo si riduce gradualmente fino ad annullarsi in corrispondenza di un ISEE pari a 40mila euro.
Dato che lo scopo della maggiorazione è quello di fornire un incentivo all’occupazione dei genitori dello stesso nucleo familiare, questa non dovrebbe spettare in caso di nuclei familiari con un unico genitore vedovo, anche se lo stesso è un lavoratore.
Le istruzioni INPS
Una volta ottenuto il parere favorevole del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, con il messaggio numero 724/2023, l’INPS ha comunicato che la maggiorazione per il secondo percettore di reddito sarà riconosciuto anche nei casi di genitori vedovi, nel caso in cui la morte dell’altro genitore lavoratore si sia verificata nell’anno in cui è riconosciuto l’assegno unico.
I nuclei familiari interessati non dovranno provvedere ad ulteriori adempimenti: le somme verranno riconosciute in automatico.
Nel messaggio viene specificato quanto segue:
Pertanto, per le domande di Assegno presentate a decorrere dal 1° gennaio 2022, la maggiorazione in esame sarà applicata fino al mese di febbraio 2023 e cesserà di essere erogata a decorrere dalla rata di Assegno – qualora spettante – per la mensilità di marzo 2023.
Le medesime regole verranno applicate anche per le annualità future.
Assegno unico: maggiorazione anche per nuclei con genitore vedovo
In conclusione, dunque, se la morte del genitore lavoratore avviene nel corso dell’annualità di fruizione dell’assegno unico non determina la perdita del bonus per tale annualità. La prestazione verrà riconosciuta fino alla nuova annualità.