Assegno Unico: a chi spetta l’aumento del 50%?
L’aumento dell’assegno unico, parte integrante del pacchetto di norme per la famiglia, si configura come un sostegno fondamentale alla natalità. Approvato con la Legge Delega 46/2021 e attivo dal 1° marzo 2022, questo contributo universale per i figli a carico rappresenta una delle iniziative di welfare più significative per le famiglie a basso reddito.
L’ISEE, indice socio-economico, determina l’ammontare del sostegno erogato dall’Inps. Il reddito più alto si traduce in un contributo economico minore. Inoltre, l’importo dell’assegno varia annualmente in base all’inflazione dell’anno precedente.
Assegno Unico: cos’è e come funziona?
Prima di esaminare le novità del 2024, è importante comprendere le caratteristiche attuali dell’assegno unico. Esso sostituisce diverse misure e bonus precedentemente istituiti, tra cui il Bonus Mamma Domani, l’Assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori, gli Assegni familiari, il Bonus Bebè e le detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni.
Aumento del 50%: a chi spetta?
La Legge di Bilancio 2023 ha introdotto un aumento del 50% dell’assegno unico per specifiche categorie di famiglie. Questo incremento si applica ai nuclei con quattro o più figli a carico, ai nuclei con almeno tre figli di età compresa tra 1 e 3 anni e con Isee inferiore a 43 mila euro. Inoltre, si è registrata una maggiorazione dell’assegno per i figli di età inferiore a un anno e un ulteriore aumento in base al reddito per i nuclei con almeno tre figli.
Assegno Unico: quali sono le novità per il 2024?
Le novità attese nel 2024 puntano a estendere le maggiorazioni già introdotte nel 2023. L’obiettivo è rendere accessibili tali benefici anche ai nuclei con due e tre figli, anziché limitarli al terzo e quarto figlio. Inoltre, potrebbe essere abolita la soglia anagrafica dei 21 anni, estendendo il diritto all’assegno unico per i figli che studiano oltre questa età, ma solo per i nuclei con redditi più bassi.
Influisce anche l’adeguamento inflazionistico?
L’adeguamento all’inflazione sarà un ulteriore elemento di variazione degli importi nel 2024, con un’aspettativa di inflazione del 5,3%. Resta da vedere come l’iter parlamentare modificherà o integrerà queste proposte.