Assegno Unico: chi avrà l’aumento?
Con l’approvazione del nuove Decreto Lavoro del 1° Maggio 2023, arrivano anche buone notizie per coloro che sono percettori dell’assegno unico. Alcune categorie di beneficiari dell’assegno potranno godere dell’aumento: vediamo insieme i dettagli della vicenda nel seguente articolo.
Il decreto Lavoro ha portato ulteriori novità all’assegno unico 2023. Il Decreto che disciplina tra l’altro anche il nuovo Assegno di Inclusione, sostituto del reddito di cittadinanza, prevede anche una maggiorazione dell’importo della prestazione concessa alle famiglie con figli a carico. Vediamo insieme di quanto aumenterà l’assegno unico e per quali famiglie.
Assegno unico: via a nuove maggiorazioni?
Il decreto lavoro porterà a delle nuove maggiorazioni per l’assegno unico 2023? Stando a quanto descritto nel testo della misura la risposta è sì, ma di quanto e per chi? Le nuove maggiorazioni dovrebbero essere di circa 30 euro a nucleo familiare. Ma a quali condizioni e requisiti? Chi saranno i beneficiari dell’aumento?
Assegno unico: per chi aumenti in vista?
Vediamo ora nel dettaglio chi saranno le categorie che avranno aumenti dell’assegno unico per il 2023. La maggiorazione viene riconosciuta in maniera piena in presenza di ISEE fino a 15.000 euro e si riduce gradualmente qualora i livelli ISEE siano superiori. Inoltre, la maggiorazione spetterà ai nuclei in cui risulta essere lavoratore solo un genitore e l’altro deceduto.
Quando arrivano le maggiorazioni?
Gli aumenti dell’assegno unico per i figli orfani di un genitore sono considerati in arrivo a breve. Il Decreto Lavoro è stato approvato in fretta e furia, ma la volontà è quella di premiare gli italiani con le nuove misure introdotte.
Assegno unico: le altre novità
Vediamo quali sono le altre novità relativamente all’assegno unico 2023. Ad inizio aprile l’Inps ha comunicati l’esistenza di un nuovo simulatore per calcolare l’importo spettante alla luce delle disposizioni della Legge di Bilancio 2023. Altre modifiche hanno interessato le date di accredito della misura. Nello specifico, sono state definite due nuove finestre temporali che vedono il pagamento erogato tra il 10 e il 20 di ogni mese per gli assegni che non hanno subito variazioni.