Assegno unico: come richiedere gli arretrati
Finalmente arrivano gli arretrati dell’Assegno Unico, rappresentando un’ottima notizia per migliaia di famiglie, soprattutto per quelle più in difficoltà. Questo sostegno economico è stato introdotto con la legge di Bilancio 2022 ed è destinato alle famiglie con figli a carico. Scopriamo quando e a chi spettano!
L’importo mensile dell’assegno varia in base al numero dei figli e all’ISEbE del nucleo familiare. Con l’entrata in vigore dell’assegno unico a partire da marzo 2022, sono stati eliminati il bonus bebè, il bonus mamma domani e gli assegni familiari.
Assegno unico: come richiedere gli arretrati
Per ottenere gli arretrati dell’assegno unico, è possibile presentare la domanda entro il 30 giugno. In caso contrario, si perderanno tali benefici.
La domanda può essere presentata online sul sito istituzionale dell’INPS, accedendo tramite SPID, Carta d’identità elettronica (CIE) o Carta nazionale dei servizi (CNR). Se si ha poca familiarità con la procedura, è possibile rivolgersi a un patronato. Il requisito essenziale è possedere un ISEE valido.
A quanto ammonta l’assegno?
L’importo base dell’assegno unico per ogni figlio sotto i 18 anni varia da un minimo di 54,10 euro a un massimo di 189,20 euro al mese. A ciò si aggiungono maggiorazioni per i figli con disabilità. L’assegno unico spetta anche ai figli maggiorenni fino a 21 anni, ma a condizione che frequentino un corso di formazione scolastica o professionale, svolgano un tirocinio o un’attività lavorativa con un reddito inferiore a 8.000 euro annui, siano registrati come disoccupati o stiano svolgendo il servizio civile universale.
L’importo per i figli maggiorenni fino a 21 anni varia da un minimo di 25 euro a un massimo di 85 euro al mese. Naturalmente, gli importi variano in base alla situazione economica del nucleo familiare: alle famiglie con un ISEE pari o inferiore a 16.215 euro vengono riconosciuti gli importi massimi. Gli importi diminuiscono progressivamente fino a un ISEE di 40.000 euro. Oltre questa soglia, non si ha più diritto al beneficio. È importante notare che a partire da quest’anno il governo ha introdotto anche l’assegno unico per gli anziani.