Assegno Unico: come richiedere un importo maggiore?

Mattia Anastasi
  • Dott. in Economia Aziendale con curriculum Manageriale
21/11/2023

L’Assegno Unico rappresenta una fondamentale misura di sostegno alla genitorialità in Italia, offrendo un contributo economico significativo alle famiglie con almeno un figlio a carico. La sua importanza è tale che molte famiglie si trovano a valutare attentamente gli importi assegnati, i quali sono determinati dall’INPS considerando sia l’età del figlio a carico che l’importo ISEE della famiglia.

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È possibile, però, che alcuni genitori si rendano conto di aver ricevuto un importo dell’Assegno Unico inferiore alle aspettative. In questi casi, è essenziale comprendere cosa fare e come verificare l’effettiva correttezza dell’importo ricevuto.

Assegno Unico: di cosa si tratta?

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L’Assegno Unico, introdotto con il decreto legislativo del 21 dicembre 2021, numero 230, è un beneficio universale per tutti i figli a carico, indipendentemente dalla situazione lavorativa dei genitori. Tuttavia, gli importi variano in base all’ISEE del nucleo familiare e all’età del figlio a carico.

Assegno Unico: a chi spetta di più?

Il Governo ha stabilito che l’importo più elevato dell’Assegno Unico spetta ai nuclei familiari con un ISEE fino a 15.000 euro e almeno un figlio minorenne. Al contrario, l’importo più basso è destinato ai figli maggiorenni fino a 21 anni, appartenenti a un nucleo familiare con un ISEE superiore a 40.000 euro.

In base a cosa aumenta l’importo?

Per il 2023, l’importo base dell’Assegno Unico varia in base all’età del figlio a carico e all’ISEE del nucleo familiare. Ad esempio, i nuclei con ISEE fino a 15.000 euro possono ricevere 189 euro al mese per ogni figlio minorenne e 85 euro per ogni figlio maggiorenne fino a 21 anni. Esistono anche maggiorazioni per figli successivi al terzo e per famiglie con genitori entrambi lavoratori.

Cosa fare in caso di importo troppo basso?

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In caso di importi ritenuti troppo bassi, è consigliabile verificare attentamente i parametri utilizzati dall’INPS e, se necessario, presentare eventuali ricorsi o richieste di riesame. La trasparenza sulle modalità di calcolo degli importi dell’Assegno Unico è fondamentale per garantire un sostegno adeguato alle famiglie italiane.