Assegno unico figli 2021: requisiti e quando si perde
L’assegno unico per i figli è uno strumento di sostegno e molto utile per le famiglie con minori a carico e con difficoltà economiche. Vi sono però delle fattispecie in cui il diritto ad avere tale assegno viene meno: scopriamole insieme.
L’assegno unico temporaneo per i figli, che sarà erogato fino al 21 dicembre, verrà sostituito dall’assegno universale a partire dal 2022.
La somministrazione di questo, tuttavia, potrebbe essere interrotta a causa del venir meno di determinati presupposti. È molto importante, dunque, sapere quando si va incontro alla decadenza della prestazione e a cosa fare per scongiurare questo rischio.
Facciamo chiarezza su tutti i dubbi riguardanti il nuovo assegno unico per i figli.
Assegno unico figli: i requisiti
L’ottenimento dell’assegno unico per i figli è subordinato al possesso di determinati requisiti. Il principale è che il minore sia nel nucleo familiare e che non compia 18 anni prima del dicembre 2021. Gli altri requisiti sono:
- essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione Europea, o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero essere cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o del permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno semestrale;
- essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
- essere residente e domiciliato in Italia con i figli a carico sino al compimento del diciottesimo anno d’età;
- essere residente in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, ovvero essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale;
- essere in possesso di un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) in corso di validità.
Caso particolare: cambio dei componenti del nucleo familiare
Vi è un caso particolare in cui si perde il diritto ad avere l’assegno. Si tratta della situazione in cui avviene un cambiamento nei componenti del nucleo familiare e questo non viene comunicato come indicato dalla procedura.
La norma vuole che in casi del genere la variazione vada comunicata presentando una DSU aggiornata. Per intervenire c’è tempo fino a 2 mesi dal momento del cambio dei componenti del nucleo familiare. Avvenuto poi il rilascio del nuovo ISEE, sarà necessario presentare anche una nuova domanda per ottenere il beneficio.