Assegno unico figli: requisiti e importo
L’assegno unico familiare per i figli entrerà a regime dal prossimo 1° luglio: a confermarlo il premier Draghi durante il discorso di presentazione del Recovery Plan alle Camere. L’importo dell’assegno verrà calcolato in base all’Isee del nucleo familiare e potrà avere un valore massimo mensile di 250 euro.
Mario Draghi è tornato a parlare dell’assegno unico per i figli durante la presentazione alle Camere della bozza definitiva del Recovery Plan.
Il premier ha confermato la misura di sostegno alle famiglie per il 2021: le procedure di domanda partiranno dal prossimo 1° luglio e l’assegno sarà composto da una parte fissa e da una variabile legata al reddito complessivo del nuceo familiare. Potranno farne richiesta le famiglie con a carico figli fino a 21 anni e il valore massimo dell’assegno sarà di 250 euro mensili.
Vediamo più da vicino i requisiti per accedere a questa misura di sostegno e come funziona il meccanismo di calcolo dell’importo.
Assegno unico per i figli: misura al via dal 1° luglio
Durante la presentazione alle Camere del testo definitivo del Recovery Plan Mario Draghi è tornato a parlare dell’assegno unico per i figli, confermando la misura per il 2021 e annunciando ufficialmente la sua entrata a regime dal 1° luglio 2021.
Il premier ha voluto ribadire la portata che potrà avere nel futuro un intervento di questo tipo:
“Siamo uno dei paesi con la più bassa fecondità in Europa, meno di 1,3 figli per ciascuna donna rispetto alla media europea che è di 1,6. Per mettere i nostri giovani nella condizione di formare una famiglia dobbiamo rispondere a tre richieste: un welfare adeguato, una casa e un lavoro sicuro. L’assegno unico diventerà lo strumento centrale e onnicomprensivo per il sostegno delle famiglie con figli, in sostituzione delle misure frammentarie fino ad oggi vigenti.”
Assegno unico figli 2021: chi può farne richiesta
L’assegno potrà essere richiesto da tutte le famiglie con a carico uno o più figli di età inferiore ai 21 anni, comprese le mamme dal settimo mese di gravidanza, e sarà composto da una parte fissa e da una variabile legata all’Isee del nucleo familiare.
Nel caso in cui i figli siano già maggiorenni, inoltre, l’accreditamento potrà avvenire direttamente nei loro confronti qualora si trovino in una delle seguenti condizioni:
- iscritti all’università;
- iscritti a corsi professionali;
- tirocinanti;
- lavoratori a basso reddito;
- volontari presso il servizio civile.
L’importo massimo erogabile ogni mese sarà di 250 euro, sottoforma di credito d’imposta o di accredito. Le procedure di domanda ed ottenimento del sostegno, invece, prenderanno il via il prossimo 1° luglio.