Assegno Unico maggio 2023, pagamento in ritardo: quando sarà in calendario

Ilaria Bucataio
  • Laureata in Scienze della comunicazione
  • Esperta in bonus fiscali e detrazioni
28/05/2023

Entro fine maggio dovrebbero arrivare tutti gli accrediti per l’assegno unico, la misura a sostegno delle famiglie italiane, in particolar modo quelle con figli a carico. Stando a quanto riportato da alcune segnalazioni, ci sono ancora alcune famiglie che non hanno ricevuto l’assegno e l’INPS ha confermato alcuni ritardi: quando arriverà? 

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Ancora in attesa dell’erogazione dell’Assegno Unico per maggio 2023? Se siete tra i nuclei familiari che non hanno ancora ricevuto la misura a supporto delle famiglie con figli a carico, ecco che arrivano importanti informazioni per voi. Stando a quanto riferito dall’INPS, ci sono stati dei ritardi per quello che riguarda lo stanziamento dell’importo del mese di maggio.

Inizialmente, secondo il calendario che era stato comunicato proprio dall’ente previdenziale, ci sarebbero stati dei ritardi che hanno portato allo slittamento delle date. Quando si potrà ricevere il versamento dell’assegno unico?

Assegno Unico in ritardo: i motivi

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Stando a quanto spiegato nell’ultima circolare pubblicata dall’INPS, si è verificata una situazione di ritardo legata alle verifiche e alle procedure di controllo che hanno richiesto un periodo di tempo maggiore rispetto a quello che era stato inizialmente previsto.

In particolare, le domande che hanno richiesto una verifica più approfondita sono state quelle arrivate negli ultimi giorni disponibili per la presentazione delle richieste, ma non solo. È stato necessario anche effettuare verifiche su quelli che sono stati i cambiamenti nella situazione del nucleo familiare, come ad esempio chi ha dichiarato nuove nascite oppure nuovi redditi tra i componenti della famiglia.

Verifiche sono state effettuate anche sulla settima e ottava mensilità. Tutte queste procedure, di conseguenza, hanno rallentato l’approvazione delle domande e la successiva erogazione del contributo. L’INPS, comunque, ha comunicato che sta procedendo per cercare di recuperare rispetto alle date che sono state saltate.