Assegno unico marzo 2022: importi e requisiti

Luca Paolucci
  • Laurea in Economia e Management
  • Laureato in Management Internazionale
18/11/2021

Il Governo Draghi è al lavoro sul decreto attuativo del nuovo assegno unico universale, che entrerà a pieno regime a partire da marzo 2022. Nella bozza del provvedimento indicazioni importanti sugli importi e sui requisiti d’accesso: vediamo nel dettaglio tutte le novità a riguardo.

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Arrivano novità importanti sull’assegno unico universale operativo da marzo 2022. Nella bozza del decreto attuativo, infatti, vengono definiti gli importi e i requisiti della misura, con le domande che potranno essere inviate già a partire dal prossimo 1° gennaio.

Focus anche sulle famiglie con figli disabili, che potranno beneficiare di nuove importanti maggiorazioni.

Vediamo nel dettaglio tutte le ultime indicazioni sulla misura.

Assegno unico 2022: le novità

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Le principali novità contenute nella bozza del decreto attuativo riguardano gli importi dell’assegno unico universale.

La somma massima erogabile per ogni figlio minorenne è di 175 euro mensili, destinata ai nuclei familiari con ISEE fino a 15 mila euro. L’assegno cala poi progressivamente con l’aumento del livello ISEE, fino a raggiungere il minimo di 50 euro mensili per i redditi superiori a 40 mila euro.

Per ciascun figlio successivo al secondo, inoltre, è prevista una maggiorazione massima pari a 85 euro mensili (per ISEE pari o inferiore a 15 mila euro); per livelli di ISEE superiori si riduce gradualmente fino a raggiungere un valore di 15 euro in corrispondenza di ISEE pari a 40 mila euro. Oltre tale soglia di reddito l’importo erogato non prevede maggiorazioni.

Ricordiamo che l’assegno è richiedibile anche per i figli maggiorenni fino ai 21 anni, con la somma massima erogata che scende da 175 a 85 euro mensili.

Assegno unico 2022: i requisiti

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Il decreto attuativo ha inoltre confermato i requisiti per richiedere l’erogazione dell’assegno unico universale:

  • il richiedente deve essere residente e domiciliato in Italia da almeno due anni, anche non continuativi (in alternativa deve essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale);
  • il richiedente deve essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione Europea, o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero sia cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o sia titolare di permesso unico di lavoro autorizzato a svolgere un’attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi o sia titolare di permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzato a soggiornare in Italia per un periodo superiore a sei mesi;
  • il richiedente deve essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia.

Assegno unico con figli disabili: come funziona

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Il provvedimeno riserva uno spazio importante al funzionamento della misura in caso di presenza in famiglia di figli con disabilità.

Per ciascun figlio minorenne con disabilità è infatti prevista una maggiorazione pari a 105 euro mensili in caso di non autosufficienza, a 95 euro mensili in caso di disabilità grave e a 85 euro mensili in caso di disabilità media. Per ciascun figlio maggiorenne con disabilità, invece, la maggiorazione è pari a 50 euro mensili fino al compimento del ventunesimo anno di età.

Ciascun figlio con disabilità a carico di età pari o superiore a 21 anni, infine, ha diritto ad un assegno dell’importo pari a 85 euro mensili, in misura piena per ISEE fino a 15 mila euro, che si riduce fino a 25 euro per ISEE pari a 40 mila euro.