Assegno unico, nuove modifiche: quanto prenderanno i beneficiari?

Camilla Principi
  • Dott. in Scienze della Comunicazione
12/06/2023

Il testo originale parla dell’Assegno unico e universale, un contributo economico erogato per ogni figlio a carico fino al ventunesimo anno di età, a partire dal settimo mese di gravidanza. Ma molti ancora non l’hanno ricevuto. Scopriamo perché ci sono stati ritardi sui pagamenti e modifiche sostanziose.

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Il valore dell’assegno varia in base all’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee), al numero e all’età dei figli, alla presenza di elementi disabili che possono beneficiare della misura e alla situazione lavorativa dei genitori. L’assegno favorisce i valori più bassi.

Si evidenzia che il numero di famiglie coinvolte nel ricevere l’assegno è elevato, con circa 530.000 famiglie interessate e oltre 8 milioni di figli coinvolti. Questo genera una forte attesa per la prestazione e comporta un grande impegno da parte dell’Inps nell’elaborazione delle pratiche, che sono soggette a costanti modifiche.

Assegno unico, nuove modifiche: quanto prenderai?

assegno unico

Recentemente, ci sono stati ritardi nei pagamenti dell’assegno, suscitando polemiche e lamentele. Tuttavia, le difficoltà sembrano ora essere state superate. I ritardi erano dovuti ai nuovi calcoli effettuati dagli esperti dell’Inps per quanto riguarda i conguagli a debito e a credito che coinvolgevano centinaia di migliaia di beneficiari. L’Inps si appresta ora a effettuare i primi pagamenti degli assegni della mensilità corrente nei prossimi giorni.

L’Inps aveva avvisato le famiglie interessate dai conguagli tramite e-mail e messaggi SMS. Tuttavia, per rendere l’intera operazione più trasparente, a partire dal 10 giugno i beneficiari coinvolti nelle modifiche ai loro assegni potranno verificare le motivazioni dei cambiamenti sugli importi dei loro assegni tramite un nuovo pannello informativo semplificato. Questo pannello sarà accessibile tramite credenziali personali come Spid, Cie e Cns e conterrà tutte le operazioni di calcolo e aggiornamento delle cifre erogate.

Al contrario di quanto riportato nel fascicolo previdenziale del cittadino, dove è visibile solo la cifra da ricevere o da restituire. L’annuncio della nuova funzionalità è stato dato tramite un comunicato stampa dell’Inps del 7 giugno.

Pagamento rallentato perché?

Si spiega che i conguagli a debito e a credito hanno causato rallentamenti nei pagamenti degli assegni. Alcuni esempi di conguagli includono: adeguamento Isee; liquidazione dei pagamenti al settimo e all’ottavo mese di gravidanza (premio alla nascita); aumento degli importi di gennaio e febbraio calcolati con la rivalutazione annuale sul costo della vita; riconoscimento della presenza di disabili.