Assegno unico: nuovi aumenti INPS
Alcuni beneficiari dell’assegno unico potranno godere degli aumenti voluti dall’INPS. L’istituto ha comunicato ce questi saranno disponibili a breve, ma non per tutti. Vediamo quali sono le maggiorazioni e per chi saranno disponibili.
Nuove maggiorazioni previste per l’Assegno Unico INPS. La novità è stata individuata in un comunicato dell’INPS, che apre alle maggiorazioni anche ai nuclei vedovili. Ma di cosa si tratta e a chi spettano queste maggiorazioni? Approfondiamo insieme la questione nei prossimi paragrafi.
Nuove maggiorazioni INPS: a chi spettano?
Come abbiamo visto, sono in arrivo delle importanti maggiorazioni sul fronte assegno unico. L’INPS ha comunicato che queste saranno di entità variabile, ma non saranno disponibili per tutti, solo alcuni potranno beneficiarvi. Oltre alla rivalutazione per l’inflazione, spetteranno ulteriori aumenti. Si tratta dell’aumento spettante ai nuclei vedovili: di cosa si tratta e a quanto ammonta?
Aumenti nuclei vedovili: di quanto?
Vediamo di quanto aumenterà l’assegno unico per i così detti nuclei vedovili. SI tratta di maggiorazioni pari a 30 euro per ogni figlio a carico. Si tratta di nuclei in cui devono essere presenti entrambi i genitori con un’occupazione. Non può essere infatti presentata da coloro che hanno solo un genitore occupato.
Assegno unico: le altre maggiorazioni
Vediamo quali sono le altre maggiorazioni spettanti con l’assegno unico 2023. La Manovra finanziaria 2023 ha previsto una nuova maggiorazione del 50% dell’importo AUU per famiglie numerose per figli successivi al secondo di età inferiore ai 3 anni. Una ulteriore maggiorazione è prevista per i figli a carico con disabilità: si tratta di 175 euro per i nuclei con ISEE inferiore ai 15 mila euro.
Neonati 2023: altra maggiorazione in arrivo
Infine, un aumento dell’assegno unico spetterà a coloro che sono nati nel 2023. L’aumento è pari al 50% dell’importo spettante per i primi 12 mesi di vita del bambino. Il calcolo viene effettuato sulla somma di partenza dell’assegno unico, ossia 175 euro: dunque spetterà circa 262,5 euro al mese.