Assegno unico per i figli rinviato al 2022
L’assegno unico per i figli entrerà a regime solamente da gennaio 2022: dal 1° luglio inizierà la raccolta delle domande. La notizia arriva direttamente dalla ministra Elena Bonetti: per tutto il 2021 continueranno ad essere erogati assegni familiari e bonus bebè.
Dopo le recenti voci su un imminente partenza dell’assegno unico per i figli, la ministra per le Pari Opportunità e per la Famiglia Elena Bonetti fa un passo indietro: il nuovo strumento di welfare parentale, che punta ad assorbire tutti quelli al momento in vigore, entrerà a pieno regime solamente da gennaio 2022.
Fino ad allora continueranno ad essere erogati bonus bebè e assegni familiari; già dal 1° luglio partiranno però le procedure di domanda per il nuovo assegno universale.
Assegno unico figli: rinvio a gennaio 2022
La ministra per le Pari Opportunità e per la Famiglia Elena Bonetti corregge il tiro sull’assegno unico per i figli. Dopo le voci su un imminente esordio del nuovo assegno per la famiglia arriva la smentita del Governo: lo strumento entrerà a regime solamente da gennaio 2022, fino ad allora si andrà avanti con gli attuali meccanismi di sostegni parentali basati su bonus bebè e assegni familiari.
Il programma inizierà però a muovere i primi passi già dal prossimo 1° luglio, data in cui, come confermato dalla stessa ministra, prenderanno il via le procedure di domanda per il nuovo assegno:
“L’assegno unico e universale completo partirà a regime da gennaio del prossimo anno, ma il percorso comincerà dal primo luglio”.
Una proroga attuata con l’obiettivo di evitare confusione per le famiglie italiane: dopo mesi colmi di nuovi bonus e detrazioni fiscali, il Governo ha voluto optare per un passaggio progressivo dall’attuale sistema di aiuti parentali al nuovo assegno universale.
Assegno unico figli: cos’è e a chi spetta
Il nuovo assegno unico per i figli rappresenta uno strumento unico e universale che punta ad assorbire tutti gli altri programmi di welfare parentali al momento attivi.
L’assegno potrà essere richiesto per ciascun figlio di età inferiore a 21 anni (compresi), e potrà avere un importo massimo mensile di 250 euro, erogato come contributo o come credito d’imposta. L’esatto ammontare sarà poi modulato in base all’Isee del nucleo familiare.
Per poter accedere a questa misura di sostegno è necessario disporre di alcuni requisiti:
- essere lavoratori cittadini italiani con contratto a tempo determinato o indeterminato o con partita Iva;
- in caso di lavoratori senza cittadinanza si richiede il permesso di soggiorno, il versamento dell’Irpef, il vivere con i figli a carico in Italia, essere stati residenti per almeno due anni (anche non continuativi) nel nostro Paese oppure disporre di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o di durata pari ad almeno due anni.
Infine, potranno richiedere l’assegno unico per i figli anche i genitori single con figli fiscalmente a carico.