Assegno unico, riduzioni a novembre: perché è colpa dell’ISEE

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
08/11/2023

Alcune famiglie rischiano una riduzione dell’assegno unico di novembre a causa di errori nell’attestazione Isee, ma hanno tempo fino alla fine dell’anno per risolvere la situazione attraverso la regolarizzazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica e la presentazione di documentazione accurata per il patrimonio mobiliare e il reddito. È fondamentale agire prontamente per evitare riduzioni dell’importo previsto.

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Le famiglie italiane si stanno preparando per il pagamento dell’assegno unico di novembre, in arrivo a metà del mese. Tuttavia, alcune di esse potrebbero trovarsi di fronte a una spiacevole sorpresa: una riduzione dell’importo, che potrebbe scendere fino a 54 euro.

Questa situazione è dovuta a errori e discrepanze nell’attestazione Isee, utilizzata per calcolare il bonus erogato dall’INPS, in particolare riguardanti il patrimonio mobiliare e il reddito dichiarato.

Errori nell’Isee: un problema per alcune famiglie

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Mentre molte famiglie attendono con ansia l’assegno unico di novembre, altre si trovano ad affrontare una situazione sgradevole. Queste ultime sono quelle in cui l’attestazione Isee presenta omissioni o discrepanze nei dati, e ciò potrebbe tradursi in una riduzione significativa dell’assegno.

Come risolvere

Fortunatamente, esistono diverse opzioni per risolvere questo problema prima della fine dell’anno. Gli utenti hanno la possibilità di regolarizzare la loro situazione presentando una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu) priva di errori entro il 31 dicembre. Altrimenti, possono richiedere al Centro di Assistenza Fiscale (CAF) la correzione della Dsu precedentemente inviata, ma solo se è stato commesso un errore materiale da parte del CAF.

Documentazione per il patrimonio mobiliare

Per quanto riguarda il patrimonio mobiliare, è essenziale presentare documentazione idonea. Questa documentazione può includere estratti conto o altri documenti forniti dall’intermediario finanziario, dimostrando la correttezza dei saldi e delle giacenze dei conti finanziari indicati nella Dsu. Inoltre, è possibile fornire prove di chiusura di conti finanziari omessi o affermare che il conto finanziario omesso non è mai esistito, spiegando eventuali errori dell’intermediario finanziario.

Correzione del reddito dichiarato

Quando si tratta del reddito dichiarato, la documentazione rilasciata dall’Agenzia delle Entrate può essere fondamentale. Questi documenti dovrebbero attestare la correzione delle omissioni o delle discrepanze segnalate nell’attestazione Isee.

Ad esempio, se un datore di lavoro ha comunicato un errore nella Certificazione Unica all’Agenzia delle Entrate, e il valore dichiarato nella Dsu è stato rettificato nel Quadro FC8, sez. II, allora è importante presentare questa documentazione.