Aumento pensioni: spetta anche per assegno sociale e invalidità?
Gli aumenti delle pensioni di questi mesi per via della rivalutazione anticipata non escludono i trattamenti assistenziali come assegno sociale e invalidità civile. Vediamo insieme di quanto aumenteranno gli importi dei trattamenti pensionistici in questione.
Con la circolare n.114 del 13 ottobre, l’INPS ha specificato che l’aumento delle pensioni di ottobre riguarderà anche gli invalidi civili, nonché i titolari di assegno sociale e di una misura di accompagnamento alla pensione, come l’Ape Sociale.
Ciò significa che l’anticipo della rivalutazione spetta anche per i trattamenti assistenziali e non solo previdenziali.
Per poter beneficiare dell’aumento, è necessario aver percepito nel mese di settembre un assegno d’importo inferiore a 2.692 euro, condizione che ovviamente i percettori di pensione d’invalidità e di assegno sociale soddisfano.
Inoltre, l’aumento spetta anche sulla tredicesima mensilità in pagamento a dicembre, in proporzione però ai ratei di tredicesima spettanti.
Pensioni: aumenti anche le pensioni assistenziali
Anche la pensione d’invalidità e dell’assegno sociale sarà soggetta ad aumento grazie alla rivalutazione anticipata. Nello specifico per l’assegno sociale si passa da un importo di 468,11 euro a 477,47 euro, in virtù di un incremento di 9,36 euro. Nel caso della pensione d’invalidità, oggi pari a 291,98 euro, l’incremento è di 5,84 euro, arrivando così a 297,82 euro.
Non sono coinvolte dalla rivalutazione quelle prestazioni come indennità di accompagnamento, le indennità per ciechi parziali o assoluti, l’indennità di frequenza (minori), l’indennità di comunicazione e l’indennità di talassemia.
Pensioni: aumenti e bonus
A partire da ottobre, gli importi delle pensioni sono stati aumentati per via della rivalutazione anticipata per contrastare la perdita del potere d’acquisto causata dall’inflazione. Nello specifico, a ottobre è scattata solamente una rivalutazione parziale del 2 per cento e per la restante parte di dovrà attendere l’inizio del prossimo anno, quando verrà attuata la maxi rivalutazione, che secondo le stime si dovrebbe aggirare intorno all’8 per cento.
Inoltre, è stato anticipato il conguaglio della rivalutazione messa in atto a inizio 2021. Rispetto a un tasso applicato dell’1,7 per cento, infatti, il tasso definitivo accertato è stato dell’1,9 per cento e l’assegno dovrà essere aumentato dunque di un ulteriore 0,2 per cento, ma per il conguaglio bisognerà attendere la pensione pagata a novembre.
A novembre arriverà anche il bonus 150 euro introdotto dal Decreto aiuti ter per coloro che presentano un reddito inferiore ai 20 mila euro lordi annui nel 2021.
A dicembre sarà erogata la tredicesima e anch’essa sarà soggetta alla rivalutazione anticipata del 2 per cento.