Aumento prezzo carburanti: taglio accise fino al 2 maggio 2022
Caro carburanti: ufficiale l’estensione del taglio delle accise dal 22 aprile al 2 maggio 2022. La novità è arrivata con il decreto legge del 6 aprile 2022, pubblicato in data 16 aprile nella Gazzetta Ufficiale n. 90. Vediamo i dettagli del provvedimento.
Accise sul carburante: confermata la riduzione fino al 2 maggio 2022. La proroga è prevista nel decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 16 aprile 2022.
Continuerà ad applicarsi, quindi, il taglio di 30,5 centesimi al litro sul prezzo di benzina e gasolio e di 10,5 centesimi su quello del GPL. Le entrate minori causate dalla riduzione saranno compensate dall’extra gettito IVA acquisito nel mese di marzo.
Taglio accise carburanti: estensione fino al 2 maggio
La riduzione sul prezzo, pari a 30,5 centesimi per benzina e gasolio e a 10,5 centesimi per il GPL, è stata estesa fino al prossimo 2 maggio dal decreto del MEF del 6 aprile 2022, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 90 in data 16 aprile 2022.
Il taglio delle accise sul carburante, ricordiamo, prevede le seguenti riduzioni:
- 25 centesimi in meno al litro per benzina e gasolio;
- 8,5 centesimi in meno al litro per il GPL.
Sommando l’IVA, lo sconto totale per litro è pari a 30,5 centesimi per benzina e gasolio e a 10,5 centesimi per il GPL.
Taglio accise carburanti: come vengono compensate?
Ma come verranno compensate queste minori entrate? Nel decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 6 aprile 2022 viene chiarito che, ai sensi dell’articolo 1, comma 290 della Legge Finanziaria 2008:
A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge, ai fini della tutela del cittadino consumatore, con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, le misure delle aliquote di accisa sui prodotti energetici usati come carburanti ovvero come combustibili per riscaldamento per usi civili, stabilite dal testo unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e relative sanzioni penali e amministrative, di cui al decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504, e successive modificazioni, sono diminuite al fine di compensare le maggiori entrate dell’imposta sul valore aggiunto derivanti dalle variazioni del prezzo internazionale, espresso in euro, del petrolio greggio.
In parole povere, le minori entrate dovute dal taglio delle accise su benzina, gasolio e GPL saranno compensate dal maggiore gettito fiscale acquisito dal 1° al 31 marzo dai versamenti periodici dell’IVA, pari a 329,13 milioni di euro.