Aumento tassi Bce: quanto costano in più i mutui?

Mattia Anastasi
  • Dott. in Economia Aziendale con curriculum Manageriale
30/10/2022

La Bce ha deciso di porre fine alla politica monetaria espansiva, ossia di tenere i tassi a zero, andando ad alzarli per cercare di combattere la dilagante inflazione. In questo modo il costo del denaro è più elevato, e quindi aumentano i soldi nelle casse delle banche e fuori dall’economia. Ma quanto ha inciso questo aumento sui mutui delle famiglie?

Soldi

Aumentare i tassi d’interesse da parte della Bce, è stata una scelta forzata per cercare di risolvere il problema legato all’inflazione. Così facendo il denaro ha un coto più elevato, è andando a toglierne di più dalla circolazione farà in modo di far abbassare i prezzi. Questo avrà purtroppo dei lati negativi, in particolare per tutti coloro che hanno i mutui.

Vediamo quanto si spenderà di più nel seguente articolo.

Aumento tassi interesse: quanto ha impattato sui mutui a tasso variabile?

Bce

Vediamo in primis l’impatto dell’innalzamento del tasso d’interesse, sui mutui a tasso variabile. Ovviamente quelli che hanno scelto un tasso fisso, non dovrebbero avere problemi nel futuro immediato, mentre coloro con il variabile potrebbero andare incontro a degli aumenti della spesa. La banca aumenterà il mutuo, in quanto il tasso di riferimento è passato da 0 a 0,75%.

Nel dettaglio per i mutui variabili, invece, il tasso di riferimento è quello dell’Euribor che il 27 settembre 2021 era pari a -0,55% per un mese e -0,54% per i tre mesi mentre al 27 Ottobre 2022 è salito rispettivamente all’1,13% e all’1,61%.

Mutui: ecco un esempio di mutuo variabile

Bce

Vediamo un classico esempio di mutuo variabile e del suo aumento. Consideriamo un mutuo da 100 mila euro che si spalma su 25 anni. Il Taeg migliore per la prima casa si attesta all’1,83%, con una rata mensile da 406 euro. Per la stessa tipologia di mutuo, lo scorso anno (settembre 2021) l’offerta migliore registrava un Taeg dello 0,42% e una rata mensile pari a 346 euro. Il rincaro mensile è quindi di 60 euro, quello annuale di 720 euro.

Si tratta di importi rilevanti per le famiglie, in particolare considerando l’aumento de costo dell’energia e delle materie prime.