Bollette: in Sicilia rischia di fallire un ristorante su cinque
Il caro bollette continua a farsi sentire sempre di più, in particolare in determinate realtà dove l’aumento è stato più corposo che in altre. In Sicilia le bollette del mese di Luglio sono raddoppiate, o peggio in alcuni casi triplicate, rispetto all’anno precedente. Si temono fallimenti a domino, in particolare nel settore della ristorazione.
La situazione bollette sta degenerando sempre di più, in particolare nella Regione Sicilia, dove moltissimi ristoratori rischiano di dover cessare l’attività a causa del rincaro dell’energia e del gas. A pesare come un macigno sono state le bollette del mese di Luglio, ma stando alla voce degli esperti il peggio deve ancora venire.
Approfondiamo la questione e valutiamo quanti ristoratori sono a rischio chiusura.
Caro bollette: settore della ristorazione in grande crisi
A soffrire più del dovuto gli effetti della crisi delle bollette è il settore della ristorazione. Gli aumenti spropositati degli ultimi mesi, con bollette raddoppiate nel peggiore dei casi. Vi presentiamo la storia di Enrico, un ristoratore di Pozzallo in Provincia di Ragusa, cui è arrivata una bolletta da 17.190 euro. Più del triplo rispetto all’anno scorso, quando questa ammontava a 5.500 euro.
Il sistema delle rateizzazioni sta mostrando dei limiti importanti, in quanto anche andando a rateizzare una mensilità si dovrebbe in seguito rateizzare la successiva.
Bollette: quanti ristoranti rischiano di chiudere?
Cerchiamo ora di fare una stima di quanti ristoranti saranno costretti a chiudere a causa dell’aumento dei prezzi delle bollette. Il Presidente regionale della Fipe di Confcommercio Dario Pistorio, ha confermato la criticità della situazione in cui versano i ristoratori della Sicilia. Queste le sue parole riguardo una eventuale stima di quanti ristoratori rischiano di chiudere a causa delle bollette troppo salate:
Stimiamo che almeno il 20% delle aziende del settore rischia di andare a gambe all’aria per l’aumento del costo dell’energia.
Si tratta di un ristorante su cinque che rischia di chiudere i battenti. Si deve assolutamente intervenire per proteggere uno dei settori più diffusi e amati dagli italiani.