Bollette, passaggio al mercato libero: la guida completa

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
11/10/2023

Il termine finale per il mercato tutelato del gas e dell’energia elettrica si avvicina, coinvolgendo 15 milioni di utenti. Prima di migrare, è consigliabile valutare le tariffe del mercato libero, e il governo sta considerando la possibilità di una proroga, specialmente per famiglie numerose e a basso reddito.

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Nonostante la possibilità di un’estensione, il termine finale per il mercato tutelato del gas è fissato al 10 gennaio 2024, mentre per l’energia elettrica il cambiamento avverrà in aprile.

Questo coinvolgerà circa 15 milioni di utenti, che dovranno adottare le tariffe del mercato libero al posto di quelle controllate da Arera. In questo articolo, esploreremo come uscire dal mercato tutelato in modo informato e valutare le diverse offerte disponibili.

Passaggio al mercato libero: cosa sapere

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Prima di effettuare la migrazione, è consigliabile valutare attentamente le varie tariffe di mercato per massimizzare i possibili risparmi. Uscire dal mercato tutelato è un processo agevole: basta stipulare un nuovo contratto di fornitura con un fornitore del mercato libero, senza dover comunicare il passaggio al gestore del mercato tutelato. Le nuove bollette, secondo il piano tariffario scelto, inizieranno ad arrivare entro un mese.

Decreto Milleproroghe: regole e regolamenti

Il decreto Milleproroghe stabilisce le regole, i criteri e le modalità per la transizione dei clienti domestici non vulnerabili, come ad esempio coloro che hanno più di 75 anni o ricevono il bonus sociale.

Le condizioni tariffarie per questi clienti non sono ancora definite, ma l’unico modo attuale per evitare un passaggio obbligato è effettuare la migrazione prima della scadenza, consentendo la scelta del fornitore energetico.

Sistema a Tutele Graduali (Stg): La soluzione post-scadenza

Se gli utenti non migrano entro il 10 gennaio 2024, Arera ha previsto un regime transitorio chiamato “Sistema a tutele graduali” (Stg). In questo sistema, ai clienti verrà assegnato automaticamente un nuovo fornitore tramite un’asta territoriale, e le bollette saranno calcolate uniformemente in tutta Italia.

Le condizioni contrattuali saranno simili a quelle delle offerte “Placet” (prezzi liberi a condizioni equiparate di tutela) e avrà una durata massima di tre anni, garantendo la continuità del servizio per le famiglie che non effettuano la migrazione. L’Stg per l’energia elettrica entrerà in vigore il 1° aprile 2024.

Possibile proroga e agevolazioni

Il governo sta valutando la possibilità di prorogare la scadenza di sei mesi, con un’attenzione particolare alle famiglie numerose e a basso reddito.

Potrebbero essere presi in considerazione i limiti utilizzati per l’assegnazione del bonus sociale, come un Isee fino a 15.000 euro o un reddito fino a 30.000 euro con almeno quattro figli a carico.

Preoccupazioni e aumenti tariffari

Attualmente, in Italia, circa 9 milioni di utenti utilizzano le tariffe del mercato tutelato per l’energia elettrica e 6 milioni per il gas. Tuttavia, le associazioni dei consumatori esprimono preoccupazioni riguardo all’obbligo di passare al mercato libero, soprattutto considerando gli “importanti aumenti” tariffari annunciati da Arera.

Secondo le stime del Codacons, le nuove tariffe comporterebbero un aumento annuale di 20 euro per l’energia elettrica, portando la bolletta a 764 euro.