Bollette: si alza il limite ISEE per avere il bonus energia

Mattia Anastasi
  • Dott. in Economia Aziendale con curriculum Manageriale
24/03/2022

Gli aiuti del governo per sostenere la crescita del prezzo delle bollette e dei carburanti, sembrano aver avuto effetto, almeno in questi primi giorni. Per quanto riguarda le bollette però, sono in arrivo ulteriori notizie positive, in quanto è stato alzato il limite ISEE per ottenere il bonus energia: vediamo di quanto.

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Una delle armi principali messe in campo dal governo per combattere il caro energia e carburanti è il bonus bollette. Questo è stato incluso nel decreto energia, all’articolo 6 del decreto 21/2022 “Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina”.

Per quanto riguarda il bonus bollette, il governo ha deciso di intervenire nuovamente, andando ad alzare il limite ISEE per usufruire del bonus.

Bonus bollette: di cosa si tratta?

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Vediamo in primis cosa prevede il decreto energia per quanto riguarda il bonus bollette. La misura consente di assistere economicamente le famiglie con i redditi più bassi, in modo da poter meglio assorbire l’incredibile aumento del costo delle bollette, che tenderà ad aumentare anche nel terzo trimestre del 2022.

Si stima che per tutta la durata del bonus, vi avranno accesso ben 5 milioni di famiglia, circa 1,2 in più di quanto stimato con il vecchio limite ISEE. Il governo ha stimato una spesa di circa 102 milioni di euro per assistere la popolazione.

Bonus bollette: ecco il nuovo tetto ISEE

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La scelta di alzare il limite ISEE è chiaramente orientata ad aumentare la platea di beneficiari del bonus bollette, in quanto le stime per il terzo trimestre prevedono aumenti ancor più importanti di quelli osservati oggi. Il vecchio indicatore utilizzato prevedeva la soglia ISEE fissa a 8265 euro, ora alzato con il nuovo provvedimento a 12 mila euro.

La soglia ISEE però non è l’unico metodo per ottenere il bonus bollette: lo può ottenere infatti anche chi ha più di tre figli con ISEE fino a 20 mila euro; i percettori di reddito o pensione di cittadinanza; i clienti domestici affetti da grave malattia; i clienti domestici presso i quali vive una persona costretta a utilizzare apparecchiature elettromedicali salvavita.