Bollo auto: come recuperare le spese sostenute?
E’ possibile recuperare le spese sostenute pe il bollo auto? Il bollo è una tassa obbligatoria che tutti devono pagare quando sono in possesso di un automobile. Cerchiamo di fare chiarezza insieme nel seguente articolo.
Per ogni famiglia italiana il bollo auto è un onere finanziario annuale che senza dubbio preferirebbero evitare. Questa tassa influisce sulla proprietà di un veicolo e sul suo uso legale sulle strade della nostra nazione. Si tratta di un tributo di competenza delle Regioni. Vediamo come è possibile recuperare questa somma nella dichiarazione dei redditi.
Bollo auto: ecco i dettagli del pagamento
Vediamo quando deve essere pagato il bollo auto, la tassa sulle proprietà dei veicoli che ogni famiglia italiana è tenuta a pagare. La tassa sui veicoli, applicabile a tutti i veicoli di proprietà e circolanti su strade pubbliche, ha un impatto diretto sul possesso del veicolo. Tale imposta è annuale, con scadenze variabili a seconda dei singoli casi. Il pagamento del bollo auto per i veicoli già circolanti è dovuto nei minimi dettagli.
Bollo auto: chi è esentato dal pagamento?
Vediamo chi sono coloro che non devono pagare il bollo auto. Si tratta dei soggetti che rientrano nelle seguenti due categorie:
- le auto a benzina con una cilindrata di 2.000 centimetri cubi e le auto diesel o ibride con una cilindrata di 2.800 centimetri cubi;
- veicoli dotati di motore elettrico e che non superano la soglia di potenza di 150 kW.
Bollo auto: quando va pagato?
Capire la data di validità del bollo auto è molto importante per comprendere quando pagare la tassa: essere allineati temporalmente con questa data è assai rilevante. Un veicolo che è stato immatricolato alla data del 6 giugno 2023, il bollo auto deve essere pagato non oltre il 30 giugno 2023.
Spese bollo auto: ecco come recuperarle
E’ possibile dunque recuperare le spese nel Modello 730, per coloro che rientrano nelle categorie sopra citate. Gli altri scenari in cui si recuperano le somme sono i seguenti: quando l’auto è immatricolata a nome della persona con disabilità, o quando il proprietario del veicolo è un parente (come un genitore) che ha una responsabilità economica verso la persona con disabilità.