Bonifico parlante: cos’è e come si compila

Mattia Anastasi
  • Dott. in Economia Aziendale con curriculum Manageriale
10/05/2022

In materia di bonus edilizi si utilizza il così detto bonifico parlante: principalmente è utilizzato nel Superbonus 110% e nelle semplici ristrutturazioni. Bisogna però fare attenzione nella compilazione: cosa fare in cosa di errore? Approfondiamo insieme la questione.

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Non tutti sono a conoscenza del metodo con cui si accede alle detrazioni fiscali dei bonus edilizi: lo strumento da utilizzare è il bonifico parlante. Questo può essere utilizzato per moltissime opzioni, dal Superbonus 110% fino al semplice acquisto di materiali per la ristrutturazione edilizia. Come si compila però non è noto a tutti: quali dati vanno inseriti?

Facciamo chiarezza sull’argomento insieme, in particolare nel caso di errori nella compilazione.

Cos’è un bonifico parlante?

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Cerchiamo di dare subito una definizione al bonifico parlante: esso consiste in un metodo di pagamento che permette ai contribuenti che hanno fatto utilizzato un bonus edilizio, di accedere alle detrazioni fiscali. In parole povere, si tratta di un documento che attesta gli avvenuti pagamenti per le ristrutturazioni o per gli altri bonus edilizi.

Si tratta dell’unico metodo che viene considerato per usufruire delle agevolazioni dei bonus edilizi, dunque se si ha intenzione di usufruirne è bene essere aggiornati sulla metodologia di compilazione. La compilazione può avvenire:

  • online;
  • presso la propria banca;
  • all’ufficio postale.

Solitamente il bonifico parlante può essere utilizzato per i seguenti bonus:

  • superbonus 110%;
  • ristrutturazioni;
  • ecobonus;
  • bonus mobili ed elettrodomestici.

Bonifico parlante: ecco come si compila

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Cerchiamo ora di capire come compilare il bonifico parlante, analizzando punto per punto tutte le fattispecie che si trovano al proprio interno. Nella causale del bonifico si consiglia di inserire il riferimento alla fattura di pagamento, in modo da creare un collegamento chiaro.

Vanno inoltre inseriti i dati del richiedente, che solitamente è il soggetto proprietario dell’immobile. In caso di comproprietà devono essere inseriti i dati di tutti i proprietari. Per i condomini devono essere inseriti i dati di tutti i residenti e dell’amministratore condominiale.

In caso di lavori effettuati su azienda, vanno inseriti i dati relativi alla partita IVA, o il codice fiscale del titolare dell’azienda.