Bonus 150 euro 2022 lavoratori dipendenti: come funziona la nuova autodichiarazione
Il nuovo bonus 150 euro introdotto dal Decreto aiuti ter spetta anche ai lavoratori e alle lavoratrici dipendenti, che come per il passato contributo una tantum dal valore di 200 euro, dovranno presentare un’autodichiarazione per dimostrare di essere in possesso dei requisiti richiesti. vediamo insieme di cosa si tratta.
I lavoratori e le lavoratrici dipendenti che vorranno usufruire del bonus 150 euro dovranno presentare una nuova autodichiarazione prevista dal Decreto aiuti ter.
Secondo quanto previsto dalla bozza del provvedimento, il nuovo contributo una tantum sarà erogato secondo le medesime modalità del bonus 200 euro, ma a differenza di quest’ultimo avrà un importo più basso e sarà destinato a una platea più ristretta di beneficiari e beneficiarie.
Vediamo insieme come funziona la nuova autodichiarazione per il bonus 150 euro.
Bonus 150 euro: nuova autodichiarazione
Come per il bonus 200 euro, anche il bonus 150 euro sarà semi automatico, poiché per poterne beneficiare sarà necessario presentare l’autodichiarazione tramite cui si dimostra di essere in possesso dei requisiti.
Essendo il nuovo contributo economico realizzato sull’onda del precedente, è possibile che la nuova autodichiarazione sia simile a quella passata, e si dovrà dimostrare di essere in possesso dei seguenti requisiti:
- non essere titolare di uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione, con decorrenza entro il 30 giugno 2022;
- non essere componente di nucleo familiare beneficiario di Reddito di cittadinanza (Rdc);
- non essere destinatario/a della stessa indennità pagata da un altro datore di lavoro;
- essere consapevole che l’indennità una tantum di 150 euro spetta ai lavoratori dipendenti aventi una retribuzione imponibile nella competenza del mese di novembre 2022 non eccedente l’importo di 1.538 euro;
- essere consapevole che, in caso di dichiarazioni non vere, oltre a incorrere nelle sanzioni previste, l’indennità non spettante sarà recuperata.