Bonus 200 euro 2022: chi può ancora richiederlo e quando arriva

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
23/08/2022

A partire da luglio sono iniziati i primi pagamenti da parte dell’INPS del bonus 200 euro. Tuttavia, non tutti i beneficiari della misura hanno ancora ricevuto la ricarica. Vediamo insieme chi può ancora presentare domanda e quando arriveranno i pagamenti.

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È stato il governo Draghi ha introdurre il bonus 200 euro rivolta a lavoratori, pensionati e disoccupati. La misura è già stata erogata per i percettori del Reddito di cittadinanza, i titolari di trattamenti pensionistici, di accompagnamento alla pensione, ai titolari di assegno per invalidità e di assegno sociale. Alle precedenti categorie è stato erogato il bonus da parte dell’INPS.

Vediamo insieme chi può fare ancora domanda e quando arriverà il bonus.

Bonus 200 euro 2022: chi può fare ancora domanda

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I pagamenti del bonus 200 euro sono già iniziati per colf e badanti, ma quest’ultima categoria potrà presentare domanda fino al 30 settembre.

Per quanto riguarda i titolari di Naspi e Dis-coll – purché in disoccupazione a giugno – il bonus sarà erogato in modo automatico a ottobre. Stessa scadenza anche per i beneficiari della disoccupazione agricola 2021 e ai titolari delle ex indennità covid previste dai decreti sostegni e sostegni bis.

Entro la fine di ottobre, invece, dovranno presentare la domanda per il bonus 200 euro una serie di categorie:

  • collaboratori coordinati e continuativi, con contratto attivo al 18 maggio e reddito derivante dai suddetti rapporti non superiore a 35mila euro per il 2021;
  • stagionali, a tempo determinato e intermittenti con 50 giornate di lavoro effettivo nel 2021, da cui deriva un reddito non superiore a 35mila euro;
  • gli iscritti al fondo pensione per i lavoratori dello spettacolo con almeno 50 contributi giornalieri nel 2021, a patto di avere un reddito non oltre i 35mila euro;
  • autonomi occasionali privi di partita Iva iscritti alla gestione separata alla data del 18 maggio e che abbiano versato almeno un contributo mensile nel corso dello scorso anno;
  • gli incaricati di vendite a domicilio, iscritti alla gestione separata alla data del 18 maggio, che possono far valere per il 2021 un reddito superiore a 5mila euro derivante da tale attività.