Bonus 200 euro 2022: chi può averlo due volte?
Esiste la possibilità di usufruire del bonus 200 euro per ben due volte, purché si verifichino alcuni condizioni. Vediamo insieme quali.
Il Decreto aiuti ed energia ha introdotto il bonus 200 euro, un contributo erogato una tantum a lavoratori, pensionati e disoccupati con un ISEE inferiore ai 35 mila euro. Il pagamento del bonus avverrà tra giugno e luglio e verrà erogato direttamente dall’Inps.
Secondo quanto stabilito dalla normativa di riferimento, è possibile usufruire del bonus due volte, in particolari condizioni. Vediamo insieme quali.
Bonus 200 euro due volte: come fare
A poter usufruire del bonus 200 euro per ben due volte possono essere i lavoratori autonomi e i professionisti. Per quest’ultimi, infatti, è stata annunciata l’istituzione di un fondo da 500 milioni di euro.
Affinché questa categoria possa beneficiare del bonus è necessario che i lavoratori:
- siano iscritti alle gestioni previdenziali dell’Istituto nazionale della previdenza sociale (Inps) e agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza;
- non abbiano fruito dell’indennità una tantum prevista per i lavoratori dipendenti, per i pensionati o per le altre categorie di lavoratori previste dall’art. 32 del decreto;
- abbiano percepito nel periodo d’imposta 2021 un reddito complessivo non superiore all’importo stabilito con un decreto interministeriale non ancora pubblicato.
Entro il 17 giugno verranno specificate le modalità di erogazione del bonus ai lavoratori autonomi, e verranno specificati anche i seguenti parametri:
- il limite massimo di reddito di chi può usufruirne;
- la definizione di come poter richiedere il bonus;
- la quota di spesa da destinare a ciascun professionista.
Secondo quanto previsto dall’attuale normativa, non è stata esclusa la possibilità di richiedere il bonus 200 euro due volte a chi è iscritto a due casse previdenziali differenti. Infatti, secondo quanto indicato dal magazine La Legge Per Tutti:
Non essendo esplicitamente previsto dal dettato governativo che l’indennità per i lavoratori autonomi ‘non costituisce reddito ai fini fiscali…’ e che ‘non è cedibile, né sequestrabile, né pignorabile’, questi, a differenza degli altri, dovranno pagare tasse e contributi sul bonus goduto. Infine, essendo il ‘bonus 200 euro’ relativo al reddito dell’anno 2021, i tempi di erogazione potrebbero essere diluiti nel tempo perché la dichiarazione fiscale potrà essere presentata fino al 30 novembre.