Bonus 200 euro 2022 colf e badanti: quando viene pagato?

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
05/07/2022

Dopo essere stato introdotto dal decreto aiuti ed energia, il bonus 200 euro è stato esteso anche alla categoria dei lavoratori e delle lavoratrici domestiche, quali colf, badanti e baby sitter. Tale categoria deve presentare domanda per aver accesso al contributo e sulla base di ciò dipende la data di pagamento. Vediamo insieme.

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Tra i beneficiari del bonus 200 euro rientrano anche i lavoratori e le lavoratrici domestiche, tra cui colf, badanti e baby sitter, che per accedere al beneficio devono presentare domanda, sulla base della quale dipende la data di pagamento del contributo una tantum. Infatti, la richiesta deve essere presentata entro il 30 settembre, e a seconda di quando viene fatta domanda varia il giorno di pagamento.

Bonus 200 euro colf e badanti: quando avviene il pagamento

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A differenza dei lavoratori dipendenti, per i lavoratori e le lavoratrici domestiche il bonus 200 euro non viene erogato dal datore di lavoro, bensì dall’INPS, e per questo motivo è necessario presentare domanda per accedere al beneficio. La richiesta può essere presentata in via telematica, tramite contact center o rivolgendosi ad enti di patronato.

Il termine ultimo per accedere al bonus è previsto per il 30 settembre e i primi pagamenti hanno inizio nel mese di luglio. Sulla base di ciò, prima si presenta la domanda per il contributo prima lo si riceve.

Quali sono i requisiti per colf, badanti e baby sitter

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La categoria dei lavoratori domestici era stata inizialmente esclusa dai beneficiari del bonus 200 euro poiché il rapporto di lavoro domestico è una forma particolare di rapporto di lavoro subordinato, secondo cui il lavoratore presta la propria opera presso l’abitazione del datore di lavoro. La particolarità sta nel fatto che il datore di lavoro domestico non si pone come sostituto d’imposta e pertanto i collaboratori domestici devono procedere autonomamente al versamento delle imposte tramite la dichiarazione dei redditi.

Successivamente, si è deciso di includere anche questa categoria tra i percettori del contributo, purché si soddisfino alcuni requisiti:

  • essere regolarmente assunti dal datore di lavoro;
  • il rapporto di lavoro deve sussistere alla data del 18 maggio 2022;
  • il rapporto di lavoro deve essere iscritto nella Gestione dei lavoratori domestici dell’Inps;
  • avere un ISEE inferiore a 35 mila euro;
  • non essere titolari di attività di lavoro dipendente non riconducibile alla gestione del lavoro domestico o di uno o più trattamenti pensionistici.