Bonus 200 euro 2022: come funziona per il personale scolastico?
Il bonus 200 euro è la nuova agevolazione introdotta dal Decreto Aiuti ed Energia ed è rivolta a pensionati, disoccupati, e lavoratori. Tra quest’ultimi rientrano anche i docenti e il personale Ata: vediamo insieme come funziona per questa categoria e chi rischia di essere penalizzato.
Ma come funziona per i docenti e il personale Ata? Vediamo insieme nel dettaglio.
Bonus 200 euro 2022: anche per docenti e personale Ata
Tuttavia, l’esecutivo è ancora in tempo per introdurre dei cambiamenti, in modo tale da non penalizzare questa categoria. Infatti, secondo i dati raccolti dal sindacato Anief, infatti, sono 914.839 i docenti precari e 265.212 i precari ATA. In totale, sono 1.180.351 i precari nel personale docente e nel personale ATA delle scuole. Si tratta del 22,4% del personale in servizio di cui gran parte con contratti in scadenza al 30 giugno.
Come verrà erogato il bonus 200 euro?
Per la categoria dei lavoratori dipendenti (pubblici e privati) il bonus 200 euro verrà erogato in via automatica in una soluzione unica, mentre per coloro che percepiscono la pensione e l’indennità di disoccupazione, la somma spetterà insieme all’importo del trattamento pensionistico, sia che venga ritirato in contanti che presso un istituto di credito o uno sportello.
Anche i percettori del reddito di cittadinanza avranno diritto al bonus 200 euro, che verrà erogato automaticamente insieme al sussidio.
Per la categoria dei lavoratori autonomi e professionisti è stato istituito un fondo, ma per conoscere le modalità di erogazione del bonus sarà necessario attendere un decreto ministeriale che dovrà essere emanato entro 30 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto Aiuti.
Per i lavoratori domestici l’erogazione dell’indennità da 200 euro dovrebbe avvenire con modalità simili a quelle utilizzate nel 2020 per il bonus pensato per affrontare l’emergenza Covid. In quel caso era stata l’Inps ad aprire un servizio per la raccolta delle richieste. Per fare la domanda bisognava essere in possesso del Pin Inps, dello Spid, della Carta nazionale dei servizi (Cns) o del Cie (Carta di identità elettronica).