Bonus 200 euro 2022: modalità di erogazione per ciascuna categoria
Con l’introduzione del bonus 200 euro, molti si staranno chiedendo quali sono le modalità di erogazione pensate per la nuova agevolazione. Vediamo insieme come verrà erogato il bonus per ciascuna categoria beneficiaria.
Per ciascuna categoria sono previste diverse modalità di erogazione. Vediamo insieme quali.
Bonus 200 euro 2022: modalità di erogazione
- lavoratori dipendenti, autonomi, stagionali;
- collaboratori domestici;
- pensionati;
- disoccupati;
- percettori del reddito di cittadinanza.
Per ciascuna categoria è prevista una diversa modalità di erogazione dell’agevolazione.
Lavoratori dipendenti (pubblici e privati)
Per la categoria dei lavoratori dipendenti (pubblici e privati) il bonus verrà erogato in via automatica in una soluzione unica con lo stipendio di luglio. Successivamente, in sede di conguaglio a fine anno, saranno condotti i controlli necessari per verificare il diritto all’agevolazione, e se non dovesse sussistere, l’importo erogato verrà recuperato in otto rate.
Pensionati e disoccupati
Anche per chi percepisce la pensione e l’indennità di disoccupazione, il bonus 200 euro verrà erogato con la mensilità di luglio.
Reddito di cittadinanza
Anche i percettori del reddito di cittadinanza avranno diritto al bonus 200 euro, ma prima di procedere all’erogazione dell’importo, l’Inps procederà con i controlli per escludere coloro che già ottengono il bonus in quanto pensionati, e i nuclei in cui risulta uno dei componenti con basso reddito che ha diritto al bonus in qualità di dipendente.
Lavoratori autonomi
Per la categoria dei lavoratori autonomi e professionisti è stato istituito un fondo, ma per conoscere le modalità di erogazione del bonus sarà necessario attendere un decreto ministeriale che dovrà essere emanato entro 30 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto Aiuti. Il pagamento dovrebbe comunque avvenire a luglio.
Lavoratori domestici
Per i lavoratori domestici l’erogazione dell’indennità da 200 euro dovrebbe avvenire con modalità simili a quelle utilizzate nel 2020 per il bonus pensato per affrontare l’emergenza Covid. In quel caso era stata l’Inps ad aprire un servizio per la raccolta delle richieste. Per fare la domanda bisognava essere in possesso del Pin Inps, dello Spid, della Carta nazionale dei servizi (Cns) o del Cie (Carta di identità elettronica).