Bonus 200 euro: non spetterà ai precari della scuola
Dopo essere entrato ufficialmente in vigore nel mese di Luglio 2022, il nuovo bonus da 200 euro continua a far discutere in particolare per la composizione della platea dei beneficiari. Ad esserne esclusi, insieme agli stagisti, saranno anche i precari del settore scuola. Perché tale situazione potrebbe essere problematica?
Non si placano le polemiche attorno al bonus 200 euro, in particolare per quanto riguarda la mancata corresponsione di questo alla vasta platea di precari del settore scuola. L’esclusione di questi infatti non è andata giù al massimo esponente della sinistra italiana, Giuseppe Buondonno, che ha espresso senza mezzi termini il suo totale disappunto.
Come mai il bonus non spetta anche ai precari? Cerchiamo di approfondire la questione insieme!
Bonus 200 euro: non spetterà ai precari della scuola
Come già detto, il bonus di 200 euro non spetterà ai numerosi precari del mondo scuola, tra lo sgomento e l’ira di moltissimi esponenti politici e sindacali. Il bonus dovrebbe essere erogato in automatico per i dipendenti pubblici, con la busta paga del mese di Luglio 2022. Il governo ha ideato questo bonus in soccorso della popolazione per gli aumenti di prezzo di carburanti e bollette.
Per ottenerlo è necessario essere aver avuto un reddito inferiore ai 35 mila euro nel 2021, condizione in cui un precario della scuola si ritroverebbe sicuramente. Al no ai precari hanno reagito in maniera forte gli esponenti di Sinistra Italiana.
Bonus 200 euro: la posizione di Sinistra Italiana sui precari
L’esponente di Scuola ed Università di Sinistra Italiana Giuseppe Buondonno, ha espresso tutta la sua frustrazione per la scelta di non includere tra i beneficiari del bonus 200 euro. “Sembra proprio che questo governo e questa maggioranza si accaniscano con i precari della scuola. Siamo davvero indignati che molti di loro continuano a non ricevere lo stipendio alla fine del mese, ma con un ritardo inaccettabile”.
La rabbia è scattata per la mancata integrazione tra i beneficiari di coloro con il contratto in scadenza al 30 Giugno 2022, fattispecie che riguarda i precari molto da vicino.