Bonus 500 euro per i docenti: cos’è e come funziona
Anche quest’anno gli insegnati potranno richiedere il bonus di 500 euro previsto dalla legge dal 2016. Il voucher può essere speso per l’acquisto di testi, attività e corsi inerenti alla formazione e all’aggiornamento professionale. Scopriamo insieme come funziona.
Il ministero dell’Istruzione ha ricordato la scadenza del 31 agosto per usufruire delle somme ancora disponibili nel portafoglio elettronico del biennio precedente a quello in corso.
Per consentire l’aggiornamento dei crediti per il passaggio la nuovo anno, le carte saranno momentaneamente bloccate.
Bonus scuola: la nota del ministero
“A partire dal 1 settembre p.v. l’applicazione cartadeldocente sarà momentaneamente sospesa per la gestione del cambio dell’anno scolastico e saranno bloccate le funzionalità di validazione dei buoni sia da applicazione che da web service, fino al ripristino delle stesse dopo la migrazione dei dati. Si segnala che i portafogli dei docenti già registrati verranno momentaneamente disattivati e gli importi dei buoni prenotati e non spesi verranno annullati d’ufficio ed attribuiti come residuo relativo all’anno scolastico 2020/2021.”
Inoltre, sul portale dedicato è stato comunicato quanto segue:
“Si ricorda che il bonus docenti deve essere validato entro il 31 agosto 2021. Le somme residue non spese relative all’anno scolastico 2019/2020 non verranno accreditate sul portafoglio all’apertura dell’anno scolastico 2021/2022, pertanto dovranno essere spese entro e non oltre il 31 agosto 2021”.
Cosa si può comprare con il bonus di 500 euro?
- libri, testi, pubblicazioni e riviste necessari all’aggiornamento professionale;
- iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca;
- iscrizione a corsi di specialistica o a ciclo unico, post lauream o master inerenti al profilo professionale;
- hardware e software;
- titoli di accesso per rappresentazioni teatrali e cinematografiche;
- titoli per l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo;
- iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione, di cui articolo 1, comma 124, della legge n. 107 del 2015.