Bonus acqua potabile 2023: crolla la percentuale di detrazione riconosciuta
Novità importanti per quanto riguarda il bonus acqua potabile, l’incentivo riconosciuto per l’acquisto di dispositivi di filtraggio, mineralizzazione e raffreddamento dell’acqua. Come comunicato dall’Agenzia delle Entrate, la percentuale del credito d’imposta riconosciuta ad ogni beneficiario sarà molto più bassa del 50%. Vediamo insieme i dettagli.
Con Provvedimento n. 116259 del 3 aprile 2023, l’Agenzia delle Entrate ha comunicato la percentuale del credito di imposta riconosciuto dal bonus acqua potabile, l’incentivo concesso per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione e raffreddamento dell’acqua, oltre che per gli strumenti di addizione di anidride carbonica alimentare.
La percentuale è molto più bassa rispetto a quella ipotizzata inizialmente. Vediamo insieme cosa cambia.
Bonus acqua potabile 2023: crolla la detrazione riconosciuta
Brutte notizie per i soggetti che avevano presentato domanda per il bonus acqua potabile, l’incentivo che avrebbe dovuto riconoscere un credito d’imposta pari al 50% delle spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2021 per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione e raffreddamento dell’acqua, oltre che per gli strumenti di addizione di anidride carbonica alimentare.
Troppe le istanze pervenute all’Agenzia delle Entrate, che nel Provvedimento n. 116259 del 3 aprile 2023 ha comunicato la percentuale del credito d’imposta ufficialmente riconosciuta a ciascun beneficiario: 17,9005%, circa un terzo di quella dichiarata inizialmente.
Gli importi
Confermati gli importi massimi del credito d’imposta riconosciuti con il bonus:
- 500 euro per i privati;
- 2.500 euro per esercenti di attività di impresa, arti e professioni e per gli enti non commerciali (compresi quelli del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti).
Come utilizzare il bonus
Per quanto riguarda le modalità di fruizione del bonus, per le persone fisiche non esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo, l’utilizzo del credito può avvenire:
- nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di sostenimento delle spese agevolabili e in quelle successive fino a quando non se ne conclude l’utilizzo;
- in compensazione tramite modello F24.
Per tutti gli altri soggetti, l’utilizzo del credito è possibile esclusivamente in compensazione tramite modello F24.