Bonus alberghi 2022, al via le domande: importi e quando spetta

Luca Paolucci
  • Laurea in Economia e Management
  • Laureato in Management Internazionale
02/03/2022

Si è aperta il 28 febbraio la finestra per presentare le domande di accesso al bonus alberghi 2022, l’agevolazione destinata alle strutture ricettive italiane che eseguono determinate tipologie di interventi. Vediamo come funziona la misura e chi può richiederla.

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Bonus alberghi 2022: le domande possono essere inviate dal 28 febbraio alle ore 17 del del 30 marzo 2022, collegandosi al sito di Invitalia e compilando la richiesta nell’apposita sezione.

L’agevolazione, che consiste in un credito d’imposta e in un contributo a fondo perduto, è ottenibile per determinate tipologie di interventi: vediamo insieme di quali si tratta.

Bonus alberghi 2022: domande fino al 30 marzo

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Il bonus alberghi è un incentivo introdotto dal decreto legge n. 152/2021 in attuazione del PNRR, e prevede la possibilità di usufruire di un credito d’imposta fino all’80% e di un contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese sostenute per realizzare determinate tipologie di interventi.

La finestra per presentare le domande si è aperta alle ore 12 del 28 febbraio scorso e chiuderà alle ore 17 del 30 marzo. Le istanze vanno inoltrate nell’apposita sezione predisposta sul sito di Invitalia, previa autenticazione tramite SPID, CIE o CNS.

Il Ministero del Turismo, entro 60 giorni dal termine del 30 marzo, risponderà e pubblicherà l’elenco dei beneficiari e le relative somme spettanti.

Bonus alberghi 2022: importi e spese ammesse

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Per quanto riguarda gli importi erogabili, i contributi a fondo perduto possono arrivare a 40.000 euro a richiedente, a cui si aggiungono, in presenza di particolari condizioni, le seguenti somme:

  • 30.000 euro se le opere di digitalizzazione e innovazione delle strutture in chiave tecnologica ed energetica sono pari ad almeno 15% del totale dell’intervento;
  • 20.000 euro per imprenditoria femminile e giovanile (fino a 35 anni);
  • 10.000 euro per le imprese o le società con sede operativa nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Di seguito gli interventi che danno diritto all’agevolazione:

  • efficienza energetica;
  • riqualificazione sismisca;
  • eliminazione barriere architettoniche;
  • piscine termali;
  • interventi di ristrutturazione;
  • digitalizzazione;
  • mobili e arredi;
  • spese per prestazioni professionali relative a tutti gli interventi sopra descritti.