Bonus ambientale 2023: servono i pagamenti tracciati?

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
11/05/2023

Il bonus ambientale offre un credito d’imposta del 65% per le donazioni finalizzate a progetti ambientali. Le donazioni devono essere effettuate tramite modalità specifiche, e successivamente vengono registrate per verificare l’ottenimento del credito d’imposta. 

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Il bonus ambientale rappresenta un credito d’imposta del 65% per le donazioni fatte da contribuenti privati, imprese e professionisti al fine di sostenere progetti di bonifica ambientale, rimozione dell’amianto, prevenzione e risanamento del dissesto idrogeologico, e altro ancora.

Un Beneficio per l’Ambiente e l’Economia

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Il bonus ambientale è un beneficio introdotto dalla Legge di bilancio 2019, che prevede un credito d’imposta del 65% per le donazioni in denaro finalizzate a diverse azioni, come la bonifica ambientale, la rimozione dell’amianto, la prevenzione del dissesto idrogeologico, la creazione di parchi e aree verdi attrezzate e il recupero di aree dismesse.

A chi spetta il bonus

Il credito d’imposta può essere richiesto sia da persone fisiche e enti non commerciali, nel limite del 20% del reddito imponibile, sia da soggetti titolari di reddito d’impresa, nel limite del 10 per mille dei ricavi annui.

Questo credito d’imposta può essere utilizzato nella dichiarazione dei redditi o attraverso il modello di pagamento F24 per le imprese, ed è ripartito in tre quote annuali di pari importo. È importante notare che le donazioni non devono necessariamente essere destinate ai proprietari dei beni oggetto degli interventi, ma possono essere dirette anche ai soggetti concessionari o affidatari di tali beni.

Modalità di pagamento

Le modalità di pagamento per le erogazioni liberali soggette al credito d’imposta del bonus ambientale sono state definite con precisione tramite il DPCM del 10 dicembre 2021. È vietato effettuare pagamenti in contanti. Le donazioni devono essere effettuate esclusivamente tramite bonifico bancario, bollettino postale, assegni bancari e circolari, o carte di credito, di debito e prepagate.

Controllo e registrazione delle donazioni

Dopo il pagamento, le amministrazioni pubbliche proprietarie dei beni finanziati verificano l’avvenuto versamento entro trenta giorni. Attraverso un portale gestito dal Ministero della Transizione Ecologica, registrano i dati relativi al progetto finanziato, l’importo erogato e le informazioni identificative dei soggetti che possono beneficiare del credito d’imposta. La distribuzione dei fondi e la selezione dei progetti avvengono tramite la piattaforma web bonusambiente.it.

Dichiarazione e privacy

Successivamente, il soggetto che ha effettuato la donazione può accedere al portale gestito dal Ministero della Transizione Ecologica per scaricare una dichiarazione apposita, generata dal portale stesso, che attesta la donazione in base alle informazioni fornite dagli enti pubblici. Inoltre, il donatore può scegliere se autorizzare o meno la pubblicazione dei propri dati identificativi sul sito web istituzionale del Ministero.