Bonus ambiente: di che cosa si tratta

Matteo Bertocci
  • Laureando presso l'Università di Perugia
21/05/2023

Il bonus ambiente è un’agevolazione che, dal 4 maggio, permette a imprese e persone fisiche di accedere al credito di imposta per erogazioni per bonifica ambientale. Andiamo insieme a vedere come funziona e come fare per richiedere questa agevolazione

Redditi

A partire dal giorno 4 maggio 2023 è online la nuova piattaforma web specifica per il bonus ambiente. Questo bonus permette l’accesso ad un credito d’imposta del 65% per le erogazioni liberali in denaro effettuate per tutta un serie di interventi volti a bonificare e migliorare determinate situazioni in cui si trovano aree, edifici e terreni pubblici per:

  • la prevenzione e il risanamento del dissesto idrogeologico;
  • la bonifica ambientale;
  • la realizzazione o ristrutturazione di parchi e aree verdi attrezzate;
  • rimozione amianto;
  • il recupero di aree dismesse di proprietà pubblica.

Bonus ambiente: a quanto ammonta e a chi spetta

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Il credito d’imposta, di cui abbiamo già parlato in precedenza, è del 65% e spetta:

  • alle persone fisiche;
  • agli enti non commerciali;
  • ai titolari di reddito d’impresa.

Specificatamente, parlando dei primi due casi il credito d’imposta assume il limite del 20% del reddito imponibile, nel caso, invece, di titolari di reddito d’impresa, questo spetta nel limite del 10 per mille dei ricavi annui, il tutto ripartito in tre quote annuali di egual misura.

Bonus ambiente: quando viene riconosciuto

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Questo credito viene riconosciuto in seguito a delle erogazioni liberali effettuate. Alle persone fisiche residenti in territorio italiano, a livello fiscale. Oppure, ai soggetti titolari di reddito d’impresa, o ancora, alle organizzazioni stabili in territorio italiano di imprese non residenti. Infine, anche agli enti non commerciali.

Bonus ambiente: come richiederlo

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Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (MASE) ha messo a disposizione una piattaforma web tramite la quale si può accedere a questo credito d’imposta. Dopo che gli interventi promossi saranno stati approvati, si avrà il libero accesso ad un elenco di opere e azioni finanziabili. Da qui, il donatore, attraverso la procedura web, concorderà importo e termini dell’erogazione liberale. Il MASE, che avrà poi dieci giorni per dare il via libera all’erogazione, mentre entro i successivi dieci dovrà essere fatto il pagamento.

Ai fini del riconoscimento del credito d’imposta, le erogazioni devono essere effettuate con sistemi di pagamento tracciabili.