Bonus asilo nido 2023 domanda con ricevuta differita: cosa si rischia

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
09/03/2023

Tra i documenti richiesti per usufruire del bonus asilo nido rientrano anche le ricevute di pagamento, che tuttavia possono essere allegate anche successivamente alla richiesta. Ma cosa si rischia in questo caso? Scopriamolo insieme.

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La domanda per il bonus asilo può essere presentata a partire dal 27 febbraio. Alla domanda è necessario allegare le ricevute di pagamento, anche se è prevista anche la possibilità di caricare le ricevute successivamente alla richiesta. Vediamo insieme cosa ha detto l’Inps tramite il messaggio n.889 del 2 marzo 2023.

Bonus asilo nido 2023, al via le domande

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La domanda per il bonus nido 2023, ovvero il contributo riconosciuto ai genitori per le rette dell’asilo per bambini da 0 a 36 mesi, può essere presentata all’INPS tramite il portale web dell’IINPS o tramite gli Istituti di Patronato, a partire dal 27 febbraio 2023.

La richiesta deve essere effettuata dal genitore che ha effettivamente sostenuto la spesa e, se le rette sono state pagate da entrambi i genitori, ognuno deve presentare la domanda per la propria parte.

Domanda con ricevuta differita

Anche se le ricevute di pagamento devono essere allegati alla domanda, secondo il Messaggio INPS n. 889 del 2 marzo 2023, l’utente può autocertificare l’importo richiesto per ogni mensilità prenotata, compreso il costo della retta mensile, la quota per i pasti e l’imposta di bollo di 2 euro.

Cosa si rischia senza ricevuta

Tuttavia, l’autocertificazione non obbliga l’INPS ad erogare il rimborso e le ricevute possono essere presentate entro il 31 luglio 2024. Conviene, dunque, allegare le ricevute se non si vuole correre il rischio che l’INPS non prenda in considerazione la domanda bonus nido 2023.

Come avviene il pagamento

Il bonus può essere richiesto per un massimo di 11 mensilità, anche se il bambino non frequenta l’asilo (bonus nido per bambino fragili). Se la domanda viene accettata, l’INPS effettuerà il pagamento del contributo nella modalità scelta dal richiedente, come il bonifico domiciliato, l’accredito su conto corrente bancario o postale, il libretto postale o la carta prepagata con IBAN, o il conto corrente estero Area SEPA.