Bonus assunzione ricercatori dal 2024: cos’è e come funziona
Arriverà nel 2024 il nuovo bonus assunzioni ricercatori, l’esonero contributivo riconosciuto alle aziende che partecipano al finanziamento di borse di dottorato innovativo. Vediamo nel dettaglio come funziona l’incentivo e in quali casi sarà possibile richiederlo.
Esordirà il prossimo anno il nuovo bonus destinato alle imprese che partecipano al finanziamento di borse di dottorato innovativo, le quali potranno beneficiare di un esonero contributivo totale per l’assunzione di ricercatori in possesso del titolo di dottore di ricerca.
Vediamo insieme tutti i dettagli della misura.
Bonus assunzione ricercatori: cos’è e come funziona
Esordirà ufficialmente il 1° gennaio 2024 il nuovo bonus assunzione ricercatori, con le imprese che parteciperanno al finanziamento di borse di dottorato innovativo che potranno beneficiare di un esonero contributivo totale per l’assunzione di ricercatori in possesso del titolo di dottore di ricerca.
Durata e limiti
L’esonero contributivo potrà avere una durata massima di 24 mesi, fermo restando il limite massimo di importo di 3.750 euro su base annua e il tetto di spesa complessivo stanziato per la misura, pari a 150 milioni di euro.
Ogni impresa potrà richiedere il beneficio per massimo due posizioni attivate a tempo indeterminato per ogni borsa di dottorato finanziata e nel limite degli aiuti de minimis.
I requisiti
L’esonero contributivo sarà riconosciuto per l’assunzione a tempo indeterminato di personale:
- in possesso del titolo di dottore di ricerca;
- che è attualmente, o è stato in passato, titolare di contratti di ricerca di durata biennale per lo svolgimento di specifici progetti di ricerca e finanziati in tutto o in parte con fondi interni, oppure da soggetti terzi, sia pubblici che privati, sulla base di specifici accordi o convenzioni (art. 22 della legge n. 240/2010);
- che è attualmente, o è stato in passato, titolare di contratti di lavoro subordinato a tempo determinato finalizzati allo svolgimento di attività di ricerca, didattica, didattica integrativa e servizio agli studenti (art. 24 della legge n. 240/2010).