Bonus barriere architettoniche: quando può essere richiesto?
L’Agenzia delle Entrate ha da poco fornito una comunicazione in cui scioglie alcuni dubbi circa il bonus barriere architettoniche. Si tratta in particolare dei limiti di spesa dell’agevolazione. Ma il bonus può spettare anche se non vi è un disabile nel nucleo familiare? Facciamo chiarezza insieme.
Il Bonus Barriere architettoniche è stato prorogato fino al 2025. Tante le novità in tema di detrazione relative alle spese per l’abbattimento delle barriere architettoniche di condomini e di abitazioni private. Il bonus in questione consente di avere una detrazione pari al 75% delle spese effettuate: ma spetta anche senza il disabile? Facciamo chiarezza insieme nel seguente articolo.
Bonus barriere architettoniche: quando si può richiedere?
Vediamo quando può essere richiesto il bonus barriere architettoniche, in particolare se nel nucleo familiare non vi è alcun disabile. Il bonus dunque permette di usufruire della detrazione Irpef pari al 75% delle spese sostenute da ripartire in 5 rate annuali di pari importo fino ad un massimo di spesa variabile a seconda della casistica. Il Fisco ha chiarito che il bonus spetta anche se il richiedente non è una persona disabile.
Bonus barriere architettoniche: quali sono i limiti di spesa?
Approfondiamo ora nel dettaglio i limiti di spesa del bonus barriere architettoniche. La normativa attualmente in essere chiarisce:
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limite di spesa di 50.000 euro per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari collocate all’interno di edifici plurifamiliari indipendenti che dispongano di accessi autonomi dall’esterno;
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limite di spesa di 40.000 euro per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari;
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limite di spesa di 30.000 euro per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari moltiplicati per il numero delle unità immobiliari presenti;
Quali sono le spese detraibili?
Vediamo ora nel dettaglio quali sono le spese detraibili con il bonus barriere architettoniche. Vi rientrano le spese relative alla rimozione di scalini, porte strette, rampe ripide, spazi ridotti, dislivelli ma anche la creazione di scivoli, ascensori, piattaforme elevatrici e montascale e l’adeguamento dei servizi igienici. Vi sono inoltre le spese per automazione degli impianti.
Quali documenti vanno conservati?
Concludiamo considerando quali sono i documenti che devono essere conservati per ottenere il bonus. Si tratta di:
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fatture o ricevute fiscali relative ai lavori;
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un autocertificazione che indica che la detrazione non ecceda il limite massimo ammissibile;
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dichiarazione dell’Amministratore condominiale, in caso di condominio, che attesti di aver adempiuto a tutti gli obblighi previsti dalla legge e che certifichi l’entità della somma corrisposta dal condomino e la misura della detrazione.
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tutta la Documentazione attestante il rispetto dei requisiti previsti dal regolamento di cui al decreto del Ministro dei lavori pubblici 14 giugno 1989, n. 236.