Bonus bebè cancellato: chi può ancora presentare domanda
Il bonus bebè non è stato rinnovato per il 2022. L’agevolazione, infatti, non potrà essere richiesta da coloro che non hanno già presentato la domanda. Ma c’è un’eccezione: vediamo chi è che può ancora richiedere l’incentivo.
Il bonus bebè non è stato confermato per il 2022, di conseguenza, non potranno essere inviate più domande per la misura.
Ma c’è un’eccezione: secondo la Corte Costituzionale, infatti, continueranno ad avere diritto al bonus i cittadini extra UE in possesso di determinati requisiti.
Vediamo nel dettaglio chi continuerà ad avere accesso alla misura anche quest’anno.
Bonus bebè 2022 non confermato
Il bonus bebè non è stato confermato per il 2022. I pagamenti verranno erogati solo per concludere il periodo coperto dall’agevolazione. Di conseguenza, non è possibile richiedere nuovamente il bonus bebé: l’agevolazione non esiste più se non per chi ha già presentato domanda.
Il bonus bebè, ricordiamo, è un assegno di natalità di importo variabile da 80 a 160 euro al mese, e fino ad un massimo di 1.920 euro nei 12 mesi, richiedibile entro 90 giorni dall’evento.
Bonus bebè 2022: chi può ancora richiederlo
Questa decision, tuttavia, non riguarda la totalità dei richiedenti. Secondo la Corte Costituzionali, infatti, hanno diritto a ricevere le somme i seguenti cittadini extra UE:
- familiari titolari di carte di soggiorno previste dagli articoli 10 e 17 del decreto legislativo 6 febbraio 2007, n. 30;
- gli stranieri titolari di permesso unico di lavoro autorizzati a svolgere un’attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi;
- gli stranieri titolari di permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzati a soggiornare in Italia per un periodo superiore a sei mesi.
Di conseguenza, come chiariro dall’INPS con il messaggio n. 1562, le domande di assegno di natalità presentate dai titolari dei predetti titoli di soggiorno e permessi di lavoro e/o di ricerca verranno accolte in presenza di due ulteriori requisiti:
- residenza in Italia;
- convivenza con il figlio del genitore richiedente.