Bonus casa 2023 obbligo attestazione SOA: chi riguarda e da quando

Rachele Luttazi
  • Esperta in welfare e bonus
  • Laurea Magistrale in Economia dell'Ambiente e della Cultura
20/02/2023

A partire da quest’anno, per realizzare interventi compresi nei bonus casa è necessario essere in possesso dell’attestazione SOA. Vediamo insieme per chi vale l’obbligo.

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L’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti riguardo l’obbligo per le imprese di presentare l’attestazione SOA nell’ambito dei lavori ammessi ai bonus casa, tra cui anche il Superbonus.

L’obbligo è stato previsto dal decreto Ucraina bis (decreto-legge n. 21 del 2022) ed è entrato in vigore dal 1° gennaio. Vediamo insieme chi deve rispettare l’obbligo.

Bonus casa: obbligo attestazione SOA

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L’obbligo di avere l’attestazione SOA riguarda le imprese che realizzano interventi previsti dai bonus casa. Quest’obbligo, tuttavia, riguardano soltanto quei lavori il cui costo supera la soglia dei 516mila euro.

L’attestazione SOA è un documento esiste da diverso tempo nell’ambito dei lavori pubblici, ma il decreto Ucraina bis lo ha steso anche nell’ambito degli interventi edilizi “privati”.

Cos’è l’attestazione SOA

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Con SOA si fa riferimento al certificato “Società Organismo di Attestazione” tramite cui si attestano i requisiti economico-organizzativi di un’impresa. Inizialmente, l’attestazione era obbligatoria per quelle imprese che volessero eseguire lavori derivanti da appalti pubblici.

La certificazione SOA è rilasciata da Organismi di Attestazione appositamente autorizzati ed ha una validità di 5 anni, previa conferma di validità al terzo anno.

Obbligo SOA nei bonus casa

Bonus casa 2023 obbligo attestazione SOA: chi riguarda e da quando

Il decreto Ucraina bis (art. 10-bis) ha introdotto l’obbligo di attestazione SOA anche per le imprese che devono effettuare lavori edili ammessi al Superbonus, ma soltanto nel caso in cui i lavori da fare siano di valore superiore a 516.000 euro. Stessa cosa vale se trattasi di lavori che ammettono altri bonus casa, come ecobonus ordinario, sismabonus e molti altri.

Il decreto stabilisce anche un periodo transitorio, secondo il quale dal 1° gennaio 2023 al 30 giugno 2023, anche se l’impresa non ha ancora la certificazione, questa può, comunque, prendere in carico i lavori e iniziarli. Tuttavia, nel momento in cui si sottoscrive il contratto di appalto, l’impresa deve dimostrare al committente l’avvenuta sottoscrizione di un contratto finalizzato all’acquisizione dell’attestazione SOA.

Dal 1° luglio 2023, invece l’impresa dovrà essere già dotata di SOA al momento del contratto di appalto.