Bonus casa: cosa cambia nel 2024?
Il bonus casa è un incentivo che ha rivestito un ruolo cruciale nel settore edilizio in Italia, promuovendo la ristrutturazione e la riqualificazione degli immobili. Tuttavia, nel 2024, la prossima legge di Bilancio introdurrà alcune importanti novità che è fondamentale conoscere in anticipo.
La prima novità riguarda l’aumento della ritenuta collegata ai bonifici parlanti, necessaria per ottenere il contributo. Attualmente, questa ritenuta è al 8%, ma secondo la bozza della Legge di Bilancio, sarà portata all’11%.
Bonus casa: via alle novità
Questa modifica rappresenta un tentativo del governo di regolamentare meglio l’accesso ai contributi edilizi e di contrastare l’abuso dei finanziamenti pubblici, in particolare nella vendita speculativa di immobili ristrutturati grazie al superbonus 110%.
Bonus casa: qual è la novità più importante?
La novità più significativa riguarda l’intenzione del governo di introdurre un regime di plusvalenza per le operazioni di ristrutturazione su immobili diversi dalla prima casa. In pratica, chi acquista una proprietà dovrà affrontare un periodo di sorveglianza di cinque anni, durante i quali non potrà rivendere l’immobile senza pagare una plusvalenza tassata. Questa misura mira a prevenire operazioni speculative e a garantire una maggiore stabilità al mercato immobiliare. Tuttavia, le abitazioni principali e quelle acquisite per successione saranno escluse da questa pratica.
Nuove verifiche sul Superbonus 110%
Infine, la terza novità riguarda le verifiche ferree sul Superbonus 110%. L’Agenzia delle Entrate avrà il compito di analizzare tutti i lavori legati a questo incentivo e di controllare se è stata presentata la dichiarazione di variazione catastale, il che potrebbe avere un peso fiscale significativo. Questo intervento mira a garantire che i lavori effettuati siano in linea con i dati catastali e che non si verifichino abusi o frodi nel sistema.
Bonus casa: via ad importanti cambiamenti

In sintesi, il bonus casa subirà importanti cambiamenti nel 2024, con l’aumento della ritenuta sui bonifici, l’introduzione di un regime di plusvalenza per le operazioni di ristrutturazione su immobili diversi dalla prima casa, e un maggiore controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate. Queste misure mirano a garantire una gestione più oculata dei contributi edilizi e a prevenire abusi nel settore.