Bonus chef 2022 ancora fermo: cosa sta succedendo?
Che fine ha fatto il bonus chef? L’agevolazione, che prevede un credito d’imposta per i cuochi professionisti che lavorano nelle cucine di alberghi e ristoranti, dopo un anno e mezzo non ha ancora trovato applicazione. Vediamo insieme perché.
Il bonus chef consiste in un credito d’imposta che può arrivare fino al 40% delle spese sostenute, fino ad un massimo di 6.000 euro, da parte di cuochi professionisti che lavorano nelle cucine di alberghi e ristoranti, sia dipendenti che autonomi con partita IVA.
La misura, introdotta con la Legge di Bilancio 2021, non è mai divenuta operativa: vediamo per quale motivo.
Bonus chef 2022: manca il decreto attuativo
Il bonus chef è una delle misure introdotte con la Legge di Bilancio 2021, ma dopo un anno e mezzo la misura non ha ancora trovato applicazione. Questo poiché manca il decreto attuativo, necessario per rendere operativa l’agevolazione.
Il bonus chef, di conseguenza, è destinato a diventare operativo quasi esclusivamente con effetto retroattivo e, quindi, con una efficacia che risulta molto minore rispetto a quella inizialmente ipotizzata.
Non resta che attendere eventuali novità nel corse dei prossimi mesi.
Bonus chef 2022: di cosa si tratta
Il bonus chef è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2021 e consiste in un credito d’imposta che può arrivare fino al 40% delle spese sostenute fino ad un massimo di 6.000 euro. Con il decreto Milleproroghe è arrivata la proroga dell’agevolazione al 31 dicembre 2022.
La misura è destinata ai cuochi professionisti che lavorano nelle cucine di alberghi e ristoranti, sia dipendenti che autonomi con partita IVA, anche nei casi in cui non siano in possesso del codice ATECO 5.2.2.1.0. Il budget complessivo stanziato per la misura è pari ad 1 milione di euro per il 2022.
Il credito d’imposta può essere utilizzato per l’acquisto di beni strumentali durevoli e per la partecipazione a corsi di aggiornamento professionale “strettamente funzionali all’esercizio dell’attività”.
Il bonus chef può essere utilizzato soltanto per le seguenti tipologie di spese:
- l’acquisto di strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione;
- l’acquisto di macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari;
- la partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.