Bonus condizionatori: come funziona e come ottenerlo
Mentre si entra sempre più nel vivo dell’estate, ci si rende conto che e temperature stanno raggiugendo medie stagionali sempre più torride ed elevate. In questo scenario può venire in aiuto il bonus condizionatori, utile per munirsi di un apparecchio raffrescante. Vediamo come funziona e come si può ottenere il bonus.
Il bonus condizionatori, ossia lo sconto del 50% sull’acquisto di uno dei prodotti per il raffrescamento dell’aria, sarà possibile anche se questi non sono di classi energetiche ottimali e anche se sono solo dotati di pompe di calore. Tale possibilità è offerta dal così detto bonus casa: il massimale di spesa consentito è di 96 mila euro, e non richiede la sostituzione del vecchio impianto invernale.
Approfondiamo insieme la questione.
Bonus condizionatori: ora averlo è più semplice!
Utilizzare il bonus condizionatori è più semplice grazie all’accorpamento di questo al bonus casa. Grazie a tale circostanza, montare un condizionatore, anche se come detto non di classe energetica volta al risparmio o di sostituzione della sola pompa di calore, si potrà usufruire della detrazione del 50% senza dover per forza aver effettuato delle opere edilizie.
Questa previsione è teoricamente prevista per i moderni condizionatori d’aria, mentre per il bonus casa ciò non deve per forza avvenire. L’unica cosa che si deve fare è attestare la circostanza che l’intervento posto in essere rientra tra quelli agevolabili, pur non necessitando di alcuna autorizzazione del Comune.
Come fare per ottenere il bonus condizionatori?
Vediamo ora quali sono gli adempimenti che il contribuente deve effettuare per ottenere lo sconto del 50% sull’acquisto di nuovi condizionatori d’aria. Per attestare l’acquisto è necessario inviare all’Enea il così detto bonifico parlante, da inviare entro 90 giorni dalla fine dei lavori.
Per quanto riguarda lo sconto del 65% sarà sufficiente inviare, oltre al bonifico precedentemente esposto, la «scheda descrittiva dell’intervento» redatta da un tecnico abilitato, cioè ingegnere, architetto, geometra o perito iscritto al proprio albo professionale. Vanno inoltre conservati gli originali della «scheda descrittiva dell’intervento» e le schede tecniche delle pompe di calore installate e l’asseverazione, redatta da un tecnico abilitato.