Bonus edilizi 2022: per la cessione del credito servono anche le foto?
Per poter usufruire del credito d’imposta previsto dai bonus edilizi è necessario fornire la documentazione necessaria per attestare la congruità degli interventi e l’effettiva realizzazione di quest’ultimi. Tra i documenti necessari, rientrano anche le relazioni fotografiche, oltre al visto di conformità e le asseverazioni sulla congruità delle spese.
L’Agenzia delle Entrate ha emanato a giugno una circolare tramite cui ha chiarito quando scatta la responsabilità solidale del cessionario, ossia del soggetto che acquista il credito d’imposta che corrisponde alla detrazione. Secondo la circolare, le relazioni fotografiche rientrano tra i documenti richiesti per poter accedere alla cessione del credito relativa ai vari bonus edilizi, tra cui il Superbonus 110%.
Vediamo insieme nel dettaglio.
Bonus edilizi 2022: cos’è la responsabilità solidale del cessionario
La normativa sui bonus edilizi ha stabilito la responsabilità solidale dell’acquirente del credito, il quale può essere chiamato a rispondere di eventuali condotte fraudolente del cedente.
Tramite la circolare 23/E/2022, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che al cessionario è richiesta diligenza nella verifica prima di acquisire il credito e che il livello di diligenza dipende dalla natura del cessionario.
Bonus edilizi 2022: la documentazione necessaria per la cessione del credito
Affinché possa essere accertato che l’intervento sia effettivamente realizzato, tra la documentazione messa a disposizione dalle banche per la cessione del credito è necessario allegare le relazioni fotografiche che provano le condizioni iniziali dell’edificio, l’avanzamento dei SAL e la conclusione dell’intervento.
Inoltre, per poter accedere alla cessione del credito, è necessario produrre anche il visto di conformità dei dati che attestano i presupposti che danno diritto alla detrazione e le asseverazioni sulla congruità delle spese sostenute.
I due documenti non sono necessari per gli interventi previsti dal bonus ristrutturazioni, ecobonus e sismabonus quando:
- gli interventi, eseguiti sulle singole unità immobiliari o sulle parti comuni dell’edificio, sono classificati come attività di edilizia libera;
- l’importo dei lavori non supera i 10.000 euro.