Bonus edilizi 2023: le possibili soluzioni per le cessioni del credito
L’esecutivo ha deciso di eliminare la possibilità di usufruire della cessione del credito per i bonus edilizi, tranne che in alcuni casi. Tuttavia, il governo è già al lavoro per introdurre delle soluzioni alternative. Vediamo insieme.
Il Governo italiano ha recentemente approvato un decreto legge che introduce nuove regole per la gestione dei bonus edilizi. Una delle novità più rilevanti riguarda la cessione dei crediti per il Superbonus e gli altri bonus edilizi: a partire dal 17 febbraio 2023 non sarà più possibile cedere il credito e ottenere lo sconto in fattura per i nuovi interventi, sebbene queste opzioni rimarranno valide per coloro che avranno già avviato i lavori e presentato la Cila nei termini indicati dalla normativa.
Tuttavia, sembrerebbe che l’esecutivo sia già pronto a fare un passo indietro. Facciamo chiarezza in merito.
Bonus edilizi, addio alle cessioni del credito
Questa decisione ha suscitato molte polemiche, dal momento che molti addetti ai lavori e cittadini si erano affidati a queste opportunità. Tuttavia, il Governo sta lavorando per trovare soluzioni alternative e mitigare gli effetti negativi della nuova normativa.
Le soluzioni alternative
In particolare, si sta valutando l’ipotesi di consentire la cessione dei crediti edilizi maturati nel 2022, che al momento risultano bloccati nell’iter di approvazione in banca. In questo modo, si potrebbe evitare la decadenza dell’agevolazione prevista entro il 31 marzo, comunicando la cessione del credito all’Agenzia delle Entrate.
Apertura all’edilizia libera, case popolari e onlus
Non sono escluse altre aperture sul fronte dell’edilizia libera, delle case popolari e delle onlus, ma si tratta ancora di ipotesi. Inoltre, sembra che la cessione dei crediti potrebbe tornare ad essere utilizzata nel caso in cui si beneficia del Sismabonus.
La decisione del governo
In sintesi, il nuovo decreto legge ha introdotto restrizioni importanti sulla cessione dei crediti per i bonus edilizi, ma il Governo sta lavorando per trovare soluzioni alternative e mitigare gli effetti negativi della nuova normativa. Si dovrà attendere per vedere quali misure verranno effettivamente messe in campo sul fronte dei bonus.