Bonus edilizi: come rateizzare in 10 anni?

Mattia Anastasi
  • Dott. in Economia Aziendale con curriculum Manageriale
15/05/2023

Il panorama dei bonus edilizi è sempre più vasto e complesso di quanto si possa immaginare. Per usufruirne è da poco entrata in gioco la rateizzazione in 10 anni: come funziona? Questa consente di diluire in 10 anni le spese sostenute per il bonus. Approfondiamo insieme la questione i prossimi paragrafi.

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Come devono essere gestiti i bonus edilizi all’interno della dichiarazione dei redditi? In che modo si devono comportare i contribuenti con una bassa capacità fiscale? Importanti chiarimenti sono arrivati direttamente dall’Agenzia delle Entrate. A tal proposito è stata introdotta la rateizzazione in 10 anni: vediamo cos’è e come funziona.

Bonus edilizi: come funziona la rateizzazione?

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L’Agenzia delle Entrate ha dato la possibilità di poter utilizzare la rateizzazione in 10 anni. È possibile, infatti, usufruire in dieci rate annuali dello stesso importo dei crediti non ancora utilizzati, che derivano dalla cessione o dallo sconto in fattura relativi alle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione e riqualificazione del proprio immobile. Dal 2 Maggio 2023 è possibile ottenere la rateizzazione lunga di crediti.

Rateizzazione: come va gestita?

Ad intervenire sulla legislazione della misura è il Decreto Aiuti Quater. Per poter usufruire di questa possibilità è necessario che la prima opzione sia stata comunicata entro e non oltre il 31 marzo 2023. Senza dubbio la possibilità di rateizzare i crediti derivanti dai bonus edilizi costituisce un’opzione vantaggiosa e flessibile, la quale risulta non essere revocabile.

Come richiedere la rateizzazione?

Vediamo ora come richiedere la rateizzazione. Le quote dei crediti residui si devono riferire solo ed esclusivamente:

  • al 2022 e agli anni seguenti, nel caso in cui il credito derivi dalle comunicazioni delle opzioni per la prima cessione o per lo sconto in fattura che sono state inviate direttamente all’Agenzia delle Entrate entro il 31 ottobre 2022. I crediti devono essere riferiti unicamente al Superbonus;
  • al 2023 e agli anni seguenti, nel caso in cui il credito derivi dalle comunicazioni che il contribuente ha inviato direttamente all’Agenzia delle Entrate nel periodo compreso tra il 1° novembre 2022 ed il 31 marzo 2023 quando si tratta delle pratiche relative al Superbonus e fino al 31 marzo 2023 se coinvolgono il Sismabonus ed il Bonus Barriere Architettoniche.

Crediti: come rateizzarli?

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Vediamo in che modo è possibile rateizzare i crediti secondo il criterio del decreto Aiuti Quater. In primis i contribuenti dovranno presentare la comunicazione preventiva telematica direttamente all’amministrazione finanziaria. Ogni contribuente deve indicare:

  • la tipologia di credito;
  • la rata annuale da ripartire nei successivi dieci anni;
  • il relativo importo della rata.