Bonus edilizi: il decreto anti-frode blocca i lavori
L’Agenzia delle Entrate ha influito sulla decisione di attuare un decreto anti-frode, visti i numerosi casi di tentativo di truffa allo Stato. Tale decreto però sta bloccando lo svolgersi dei lavori, a causa retroattività del visto di conformità e dell’asseverazione dei prezzi. Analizziamo la questione.
A richiedere un intervento per sbloccare i lavori bloccati dal decreto anti-frode, è l’intero universo dei lavoratori del settore edile, che hanno deciso di emanare un comunicato stampa auspicando l’intervento del governo. Il punto che crea problematiche è la retroattività dei documenti: questa sta facendo in modo che tutti i richiedenti debbano effettuare l’asseverazione di congruità dei prezzi e il visto di conformità.
Riuscirà il governo a far ripartire i lavori rientranti nel Superbonus 110%?
Retroattività dei documenti: cosa chiede l’Ance
L’associazione dei lavoratori del settore edile, detta anche ANCE, ha emesso un comunicato stampa in cui chiede di eliminare la retroattività dei documenti. Questa ha contribuito anche a mandare in tilt i server dell’Agenzia delle Entrate, causando non pochi problemi e ritardi.
Nel comunicato si legge: “Appaiono insufficienti i chiarimenti forniti in questi giorni dall’Agenzia dell’Entrate in quanto non risolvono il problema complessivo della retroattività, che viene eliminata solo per i pagamenti eseguiti entro l’11 novembre lasciando quindi fuori tutti i lavori in corso”
Okay al rafforzamento dei controlli sulle domande
E’ chiaro che l’ANCE ha tutto l’interesse affinché i controlli sulle domande siano più stringenti, onde evitare il proliferare di frodi e truffe ai danni dello Stato. A tal proposito nel comunicato si legge:
“lo statuto del contribuente prevede che modifiche rilevanti alla normativa non abbiano carattere di retroattività, a tutela del principio di affidamento per gli interventi in corso. Sempre a tutela del contribuente, deve essere garantito che chi esegue i lavori possieda adeguata e specifica qualifica tecnica e professionale e organizzazione del lavoro per la realizzazione delle opere eseguite a regola d’arte anche a garanzia di chi opera nel rispetto delle regole e della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Okay ai controlli, ma assolutamente stop alla retroattività dei documenti, che rischiano di far saltare interamente tutto il sistema dei bonus edilizi. Ciò che l’ANCE chiede è che le nuove norme siano applicate solo ai lavori iniziati dopo l’introduzione di tali norme, così da non causare rallentamenti a catena.