Bonus edilizi privati: scatta l’obbligo di certificazione SOA
Dal 1° luglio 2023, con periodo transitorio dal 1° gennaio 2023 al 30 giugno 2023, scatterà l’obbligo di certificazione SOA anche per l’esecuzione di lavori privati incentivati dai bonus edilizi. Vediamo nel seguente articolo tutte le novità e cos’è la certificazione SOA.
La certificazione SOA abilita le imprese a partecipare a gare di appalto per l’esecuzione di lavori pubblici, attestando che l’impresa sia in possesso di idonei requisiti in relazione alla categoria di lavorazione che deve essere svolta, quali l’idoneità professionale, un’adeguata capacità economica e finanziaria, nonché idonee capacità tecniche e professionali.
Dal prossimo mese di luglio, la certificazione SOA servirà anche per i lavori incentivati dai bonus edilizi effettuati da privati. Vediamo insieme i dettagli.
Certificazione SOA anche per bonus edilizi privati
Con il decreto Ucraina bis (art. 10-bis decreto-legge n. 21 del 2022), il legislatore ha esteso l’obbligo della certificazione SOA anche agli interventi privati ammessi ai bonus edilizi. L’obbligo, attualmente, è previsto solo per lavori di importo superiore a 516.000 euro (soglia verificata al netto dell’IVA e essere calcolata avendo riguardo al singolo contratto di appalto e a ciascun contratto di subappalto).
A chi si applica l’obbligo
Il nuovo obbligo si applica per le seguenti tipologie di lavori di importo superiore a 516.000 euro:
- superbonus;
- efficienza energetica (ecobonus)
- recupero del patrimonio edilizio (bonus ristrutturazione);
- adozione di misure antisismiche (sismabonus);
- installazione di impianti fotovoltaici (bonus fotovoltaico);
- installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici (bonus colonnine);
- bonus barriere architettoniche.
L’obbligo sussiste sia nel caso di godimento del bonus nella forma della detrazione fiscale sia nel caso di opzione per lo sconto in fattura o cessione del credito.
Quando scatta l’obbligo
Il decreto Ucraina bis stabilisce che:
- dal 1° gennaio 2023 al 30 giugno 2023, anche se l’impresa non ha ancora la certificazione SOA, questa può, comunque, prendere in carico i lavori e iniziarli. Ciò, però, a condizione che nel momento in cui si sottoscrive il contratto di appalto (o, in caso di imprese subappaltatrici, del contratto di subappalto), l’impresa stessa dimostri al committente (o all’impresa subappaltante) l’avvenuta sottoscrizione di un contratto finalizzato all’acquisizione della certificazione SOA;
- dal 1° luglio 2023, per poter prendere in carico lavori oltre la soglia dei 516.000 euro l’’impresa dovrà necessariamente essere già dotata di certificazione SOA al momento della sottoscrizione del contratto di appalto.