Bonus export digitale 2023 anche alle PMI: cos’è e quando spetta
Novità importanti per il bonus export digitale, il contributo volto a sostenere le imprese italiane nella loro attività di internazionalizzazione. Oltre alla proroga della scadenza per disponibilità di fondi residui, Invitalia ha comunicato che, da questo momento, potranno accedere al bonus non solo le microimprese ma anche le PMI. Vediamo nel dettaglio come funziona la misura.
Il bonus export digitale è un incentivo introdotto lo scorso anno per sostenere le microimprese italiane manifatturiere nella loro attività di internazionalizzazione. Dal 2023, come comunicato da Invitalia, si amplia la platea dei potenziali beneficiari: potranno, infatti, richiedere l’accesso ai fondi anche le piccole e medie imprese.
Vediamo nel seguente articolo tutti i dettagli a riguardo.
Bonus export digitale 2023 anche per le PMI
Con un avviso pubblicato sul proprio sito, Invitalia ha comunicato che, da questo momento, anche le PMI manifatturiere potranno accedere al bonus export imprese digitale, l’incentivo volto a sostenere le aziende nella loro attività di internazionalizzazione.
Ricordiamo che il termine ultimo per la compilazione e la trasmissione delle domande di accesso al contributo, inizialmente previsto per il 15 luglio 2022, è stato prorogato per disponibilità di fondi residui.
Bonus export digitale 2023: i requisiti
Il bonus export digitale viene riconosciuto alle microimprese e alle PMI manifatturiare, anche costituite in forma di reti o consorzi, in possesso dei seguenti requisiti:
- devono avere la sede in Italia;
- devono essere rappresentate dal codice ATECO C;
- devono essere competenti in processi di sviluppo d’impresa e di digital transformation per l’export;
- devono aver fornito servizi o prestazioni, relativi ad una o più delle spese ammissibili, per un ammontare di almeno 200.000 euro negli ultimi tre anni.
Bonus export digitale 2023: gli importi
Questi gli importi dei contributi riconosciuti dal bonus:
- 4.000 euro alle microimprese a fronte di spese ammissibili non inferiori, al netto dell’IVA, a 5.000 euro;
- 22.500 euro alle reti e ai consorzi a fronte di spese ammissibili non inferiori, al netto dell’IVA, a 25.000 euro.
Bonus export digitale 2023: le spese ammesse
Di seguito troviamo le tipologie di spese e servizi che permettono di accedere ai contributi del bonus export digitale 2023:
- realizzazione di sistemi di e-commerce verso l’estero, siti e/o app;
- realizzazione di sistemi di e-commerce che prevedano l’automatizzazione delle operazioni di trasferimento, aggiornamento e gestione degli articoli da e verso il web;
- realizzazione di servizi accessori all’e-commerce;
- realizzazione di una strategia di comunicazione, informazione e promozione per il canale dell’export digitale;
- digital marketing finalizzato a sviluppare attività di internazionalizzazione;
- servizi di CMS (Content Management System);
- iscrizione e/o abbonamento a piattaforme SaaS (Software as a Service) per la gestione della visibilità;
- servizi di consulenza per lo sviluppo di processi organizzativi e di capitale umano;
- upgrade delle dotazioni di hardware necessarie allo sviluppo di processi organizzativi.