Bonus export digitale imprese 2023, prorogate le domande: come funziona e quando spetta

Luca Paolucci
  • Laurea in Economia e Management
  • Laureato in Management Internazionale
11/03/2023

Come confermato da Invitalia, è stata prorogata per disponibilità di fondi residui la scadenza del bonus export digitale, il contributo volto a sostenere le piccole e le microimprese manifatturiere italiane nella loro attività di internazionalizzazione. Vediamo nel seguente articolo chi può accedere all’incentivo e come funziona.

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Invitalia ha confermato la proroga del termine per presentare la domanda per il bonus export digitale, l’incentivo sottoforma di contributo a fondo perduto rivolto alle piccole e alle microimprese manifatturiere che intendono migliorare la propria presenza internazionale online.

Vediamo nel seguente articolo come funziona il bonus e per quali tipologie di spese si può richiedere.

Bonus export digitale: ancora aperte le domande

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È ancora possibile richiedere il bonus export digitale, il contributo riconosciuto alle piccole e alle microimprese manifatturiere italiane che intendono aumentare la loro presenza sui mercati online. Come confermato da Invitalia, infatti, il termine utile per la compilazione e la trasmissione delle domande di accesso al contributo è stato prorogato per disponibilità di fondi residui. Questo ciò che si legge sul sito di Invitalia:

Il termine utile per la compilazione e la trasmissione delle domande di accesso al contributo, è stato prorogato per disponibilità di fondi residui. Sarà inoltre possibile l’iscrizione all’elenco delle società fornitrici per il medesimo periodo. Il nuovo termine sarà fissato con provvedimento che verrà pubblicato sul sito.

Bonus export digitale: come fare domanda

Il bonus può essere richiesto direttamente sul sito di Invitalia, entrando nell’apposita sezione “Bonus per l’Export Digitale” previa autenticazione tramite SPID, CIE o CNS. La procedura informatica è interamente guidata.

Bonus export digitale: cos’è e quando spetta

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Il bonus export digitale è un incentivo introdotto nel 2022 per sostenere le microimprese italiane manifatturiere nella loro attività di internazionalizzazione. Da quest’anno, a causa della disponibilità di fondi residui si è deciso di allargare la platea dei beneficiari anche alle piccole imprese.

Bonus export digitale: i requisiti

Le imprese, per poter accedere al contributo, devono rispettare i seguenti requisiti:

  • avere la sede in Italia;
  • essere rappresentate dal codice ATECO C;
  • essere competenti in processi di sviluppo d’impresa e di digital transformation per l’export;
  • aver fornito servizi o prestazioni, relativi ad una o più delle spese ammissibili, per un ammontare di almeno 200.000 euro negli ultimi tre anni.

Bonus export digitale: gli importi

Questi gli importi dei contributi previsti dal bonus:

  • 4.000 euro alle microimprese a fronte di spese ammissibili non inferiori, al netto dell’IVA, a 5.000 euro;
  • 22.500 euro alle reti e ai consorzi a fronte di spese ammissibili non inferiori, al netto dell’IVA, a 25.000 euro.

Bonus export digitale: le spese ammesse

Di seguito le tipologie di spese e servizi che permettono di accedere ai contributi del bonus export digitale:

  • realizzazione di sistemi di e-commerce verso l’estero, siti e/o app;
  • realizzazione di sistemi di e-commerce che prevedano l’automatizzazione delle operazioni di trasferimento, aggiornamento e gestione degli articoli da e verso il web;
  • realizzazione di servizi accessori all’e-commerce;
  • realizzazione di una strategia di comunicazione, informazione e promozione per il canale dell’export digitale;
  • digital marketing finalizzato a sviluppare attività di internazionalizzazione;
  • servizi di CMS (Content Management System);
  • iscrizione e/o abbonamento a piattaforme SaaS (Software as a Service) per la gestione della visibilità;
  • servizi di consulenza per lo sviluppo di processi organizzativi e di capitale umano;
  • upgrade delle dotazioni di hardware necessarie allo sviluppo di processi organizzativi.